Amarcord

Luciano Spalletti saluta l'Italia: quella volta della Ferrari svizzera

L'esonero del commissario tecnico degli Azzurri ci riporta, con la mente, al famoso siparietto post Svizzera-Italia a Euro 2024
©CLAUDIO GIOVANNINI
Red. Online
08.06.2025 16:30

Luciano Spalletti non è più l’allenatore dell’Italia. Quella contro la Moldova, ha detto lo stesso(ex) commissario tecnico in conferenza stampa, sarà la sua ultima partita. Arrivato per sostituire Roberto Mancini, l’ex Napoli non ha mai saputo dare la giusta impronta agli Azzurri. Decisiva, ai fini del suo esonero, la batosta di venerdì sera a Oslo contro la Norvegia (3-0). «Con la Moldova sarò in panchina, poi procederò con la risoluzione del contratto» ha spiegato, amareggiato, il diretto interessato davanti a microfoni, taccuini e telecamere. «Mi assumo le responsabilità che ho, la Figc mi ha dato tutto il supporto possibile. Sono deluso da me stesso. Sono amareggiato per i risultati che ho portato, ho creato difficoltà a tutto i movimento. Ho avuto dei giocatori forti da cui non sono riuscito a tirare fuori il meglio. Mi auguro che già da domani possano dimostrare il loro valore, vincere e convincere dalla prossima partita sarebbe utile per il mio successore».

Non ce ne voglia il mister di Certaldo, 66 anni e tanta, tantissima esperienza alle spalle, ma non appena è diventato ufficiale il suo addio la nostra mente è andata a ripescare un famoso, famosissimo siparietto a margine dell’ottavo di Euro 2024. L’Italia era appena stata malmenata dalla Svizzera (2-0 firmato Freuler-Vargas) e un collega di 20 Minuten, Sebastian Rieder, chiese a Spalletti se la sua Italia, nella circostanza, fosse una Panda e la nostra nazionale una Ferrari. «Mi perdoni la metafora» esordì lo stesso Rieder. Il cittì non sembrò gradire il paragone. O, forse, trovò il pretesto ideale per sviare l’attenzione da un incontro disastroso (per lui) e memorabile (per noi), regalandoci però uno dei momenti più ilari dell’Europeo.

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