L'analisi

Lugano, la soddisfazione del Crus: «Dovevamo ritrovare grinta e determinazione»

L'allenatore del Lugano ha lodato l'orgoglio mostrato dalla sua squadra a margine del 2-0 rifilato al Lucerna – El Wafi: «Con il Servette a soli tre punti, la prospettiva cambia»
©PHILIPP SCHMIDLI
Alex Isenburg
04.05.2025 23:00

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Inutile girarci attorno, a Lucerna si è visto - e non ammirato - un Lugano di certo non sfavillante. Tuttavia, oltre all’ottenimento dei tre punti - aspetto tutt’altro che secondario - c’è qualcosa che è innegabilmente piaciuto, dei bianconeri, ovverosia il carattere. «Quella dei miei ragazzi - ha commentato a margine del 2-0 Mattia Croci-Torti - è stata una grande prova di orgoglio. Sono fiero per quanto mostrato: lo spirito è stato quello giusto». È stata una gara indubbiamente complicata, per lungi tratti anche assai nervosa. «Tante volte, ultimamente, abbiamo avuto un approccio troppo ‘’soft’’, dovevamo ritrovare la grinta e la determinazione che siamo finalmente stati in grado di mostrare. Qualunque fosse stato l’esito del confronto, volevamo rivedere questo tipo di atteggiamento. Nelle due settimane che abbiamo avuto a nostra disposizione abbiamo lavorato su questo aspetto e, per quanto visto, significa che i messaggi che abbiamo mandato alla squadra sono passati nel modo giusto».

Meno propositivi, più solidi

Tornando a ciò che vi è stato di bello, poi, non si può non menzionare il gol di Bottani che ha sbloccato l’incontro al 12’. Una perla balistica - scagliata con il piede sinistro dal limite dell’area - che ha indirizzato la sfida verso dei binari ideali. «È stato davvero un grande giocata - ha confermato il Crus - e tornare ad avere a disposizione Mattia fa molto piacere, anche se forse non è ancora al 100%. Sabato avevo altre idee ma ne ho parlato con lui, spiegandogli che avrei cercato di fargli risparmiare più energie possibile e che l’avrei impiegato in una posizione non propriamente sua». Già, perché l’assetto scelto dal mister bianconero ha sorpreso, in quanto ha inizialmente rinunciato a Koutsias e non ha dunque impiegato nessun centravanti di ruolo. «D’altronde negli scorsi giorni vi avevo avvisato - ha detto sorridendo - che avrei cambiato qualcosa... Volevo garantire alla mia squadra una maggior solidità, siamo andati presto in vantaggio e abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Il Lucerna in casa attacca in maniera veemente e con il trio offensivo sul quale ho puntato ero sicuro che si potevano creare delle ripartenze interessanti e così è stato».

Una partita che - come abbiamo già avuto modo di accennare - non è certamente stata spumeggiante, sul fronte bianconero. Viste le recenti difficoltà, il mister ticinese è stato costretto a modificare il proprio assetto e rinunciare alla filosofia offensiva che solitamente caratterizza il suo Lugano? «Non abbiamo sacrificato il nostro gioco, abbiamo badato più che altro a concedere pochi spazi all’avversario. Sapevamo - ha proseguito Croci-Torti - che partire con una sconfitta avrebbe fatto malissimo».

«Serviva umiltà»

E invece, i bianconeri sono riusciti nuovamente a espugnare la swissporarena. E tra le mura amiche i lucernesi erano imbattuti proprio dall’ultima sfida - nell’ormai lontano mese di dicembre - contro il Lugano. «Sono molto in forma: erano reduci da una goleada inflitta allo Young Boys e da un’altra ottima prestazione inscenata al cospetto del Servette. Dovevamo portare rispetto per questo avversario e affrontarlo con grande umiltà. Noi, d’altro canto, venivamo da un momento complicato».

Nel secondo tempo, infatti, i padroni di casa si sono dimostrati superiori agli uomini di Croci-Torti, che sono riusciti a chiudere la contesa solo nel finale - grazie alla rete del subentrato Koutsias - dopo aver subìto un assedio quasi costante. «Nella ripresa hanno avuto più gamba di noi - ha dichiarato il tecnico momò - e hanno messo tanta intensità. Quando possono giocare in questo stadio – tanto più sotto la loro curva – ogni azione sembra tramutarsi in un brivido e la situazione, da un punto di vista psicologico, cambia».

«Continuiamo a crederci»

A cambiare, mentalmente, è anche lo stato d’animo dei giocatori, di fronte a una classifica tornata improvvisamente allettante. «Con il Servette a soli 3 punti - ha commentato El Wafi - la prospettiva cambia. Le somme, naturalmente, si tirano solo a fine stagione. Tuttavia - ha concluso il difensore, fondamentale nel mantenere la porta inviolata - questi risultati ci aiutano dal punto di vista della motivazione. Continuiamo a credere di poter arrivare in alto, è questa la nostra forza».