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Mac Allister, una dinastia

I fan scozzesi della Tartan Army hanno già trasmesso ad Alexis, centrocampista dell'Argentina, tutta la loro simpatia – Le origini del suo cognome non mentono
Raffaele Soldati
17.12.2022 06:00

Ci sono nomi che richiamano memorie lontane e timbri gaelici. Non è solo una questione di grafia. Cosa accomuna Alexis Mac Allister a Gary McAllister? Il primo è un centrocampista del Brighton e della nazionale albiceleste. Il secondo è stato un centrocampista del Leeds, del Liverpool e della nazionale scozzese negli anni Novanta (31 volte capitano in 57 partite). Alexis è nato a Santa Rosa la vigilia di Natale del 1998 e si sente profondamente argentino. Così come il padre Carlos, che giocò con Maradona e che sfiorò il Mondiale 1994. Professionista del calcio è stato anche lo zio Patricio e lo sono i due fratelli di Alexis, Francis e Kevin, pure cresciuti nella Pampa. Gary McAllister è nato il giorno di Natale (25 dicembre 1964) e fino allo scorso ottobre era assistente allenatore all’Aston Villa. Oggi senza lavoro. I destini dell’uno e dell’altro si sono forse incrociati anche in Premier League. Ma questa è un’altra storia.

Sulle origini dei Mac Allister si discute molto in Gran Bretagna. Ma anche in Irlanda. La famiglia originariamente proviene dal Fife. Per questo i fan scozzesi della Tartan Army hanno già trasmesso ad Alexis tutta la loro simpatia. Stando al diretto interessato, che sembra piacere all’Inter, la sua famiglia si era però trasferita in Argentina dall’Irlanda. Parlando dei suoi avi, il centrocampista del Brighton ha fatto un chiaro riferimento alla provenienza dall’Isola dello smeraldo. Questioni futili, dirà qualcuno. In un Mondiale mancato sia dalla Scozia, sia dall’Irlanda, Mac Allister è però diventato un simbolo gaelico a tutti gli effetti e si è guadagnato tanti estimatori. Non solo nel nord delle Isole britanniche. Quando fu convocato per la prima volta nella nazionale albiceleste, lo avevano denominato «El Colorado» o «El Colo». Termine utilizzato per definire uno rosso di capelli. Ad Alexis l’espressione non piacque. E pare che avesse chiesto a Messi, leader in campo, di convincere il resto della squadra a non chiamarlo così.

Nella nazionale scozzese di «rossi» ce ne sono stati parecchi. A noi torna in mente Gordon Strachan, ex collega di Gary McAllister, che lo stimava già ai tempi del grande Leeds United, fucina di talenti sbocciati oltre il Vallo di Adriano. Ripensando alle linee genealogiche e sfogliando un volume sui clan, siamo risaliti al Medioevo. Tra le famiglie più note di tutta la Scozia c’erano anche i Macalister (o MacAlisters o MacAlasdair).Alcuni membri del clan avevano ottenuto riconoscimenti perfino da parte di Robert the Bruce, storico protagonista ai tempi delle lotte per l’indipendenza. 

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