Se a Cornaredo si arranca a Chicago divampa la speranza

Lugano e Chicago non sono mai state così lontane. Sportivamente parlando, sembra quasi di osservare il mondo alla rovescia. A Cornaredo non si era abituati ad arrancare. E, purtroppo, le difficoltà si trascinano da inizio 2025. Nell’Illinois, invece, divampa la speranza dopo tante annate infelici. I Fire, d’altronde, sono in piena corsa per un posto nei playoff di MLS. Di per sé, già una notizia a fronte di un digiuno che dura oramai da diversi campionati. L’ultimo «post season» vissuto dalla franchigia, in effetti, risale al 2017, quando ancora non apparteneva a Joe Mansueto. La proprietà del miliardario americano insegue i giochi che contano da sei anni e, per l’appunto, questa potrebbe essere la volta buona.
Wild card a portata di mano
Al termine della stagione regolare mancano quattro turni e Chicago occupa la nona posizione nella Eastern Conference con 45 punti. Una quota del genere, suggerivamo, non era più stata raggiunta dopo il 2017. E, cosa più importante, a oggi permetterebbe alla squadra di assicurarsi la wild card grazie alla quale tentare l’assalto al primo turno di playoff. Sì, perché l’ottava e la nona forza di ciascuna Conference si affronteranno in una partita a eliminazione diretta il 22 ottobre. In questo senso, i Fire si trovano a -5 sia da Columbus, sia da Nashville, rispettivamente ottavo e settimo della graduatoria. Sono per contro due le lunghezze di vantaggio sui New York Red Bulls, decimi con una partita in meno da giocare. «È una lotta serratissima» ha sottolineato Gregg Berhalter a margine dell’ultimo pesante successo esterno contro Minnesota. Mansueto, lo ricordiamo, si era affidato all’ex selezionatore degli Stati Uniti al tramonto dell’ennesima stagione fallimentare. E ciò per rilanciare le ambizioni della sua prima creatura. Nominato allenatore e responsabile delle operazioni calcistiche, Berhalter ha di fatto aperto una nuova era, andando altresì a sostituire Georg Heitz e Sebastian Pelzer - nel frattempo partiti alla volta del Ticino - sul piano della direzione sportiva e tecnica.
Quel rinforzo in difesa
Ebbene, la piccola, grande rivoluzione orchestrata da Mansueto ha sortito gli effetti sperati. Almeno sin qui. E la campagna acquisti operata a monte e in corso d’opera ha contribuito a scuotere l’ambiente. L’ex ala del Bruges Philip Zinckernagel, per esempio, ha contabilizzato 14 reti e 10 assist in 28 apparizioni. Il tutto rientrando nella schiera dei potenziali MVP della MLS 2025. L’avvento del giocatore danese ha inoltre risvegliato il fiuto del gol del centravanti belga Hugo Cuypers, andato al bersaglio in 16 occasioni. Ma a premiare la strategia di mercato dei Fire - che dopo Haile-Selassié, Doumbia e Arigoni non hanno più pescato a Cornaredo - sono stati pure gli aggiustamenti estivi. Basti pensare al difensore centrale canadese Joel Waterman, prelevato da Montréal a fine agosto e subito decisivo con la nuova maglia.
Al netto delle differenti dinamiche in materia di trasferimenti e di stagioni che conoscono un grado di maturazione differente, il citato innesto a favore del reparto arretrato così come l’effervescenza offensiva di Chicago si scontrano con l’attuale aridità bianconera. Superando 3-0 Minnesota, inoltre, i Fire hanno ottenuto l’ottava vittoria stagionale in trasferta, pari al record firmato nel 1999. Lontano da Cornaredo, da parte sua, il Lugano sta faticando tremendamente. In questo campionato, per dire, i bianconeri hanno conosciuto tre sconfitte su tre.