Qatar 2022

«Trovateci un volo, vogliamo vedere il Marocco»

Tantissimi tifosi desiderano assistere dal vivo al quarto di finale contro il Portogallo – La compagnia di bandiera Royal Air Maroc ha aumentato le frequenze per Doha, ma non è abbastanza
La festa per le vie di Rabat dopo la vittoria sulla Spagna. © EPA/JALAL MORCHIDI
Red. Online
09.12.2022 15:16

Un appuntamento con la storia. Cui nessuno, in Marocco, vuole rinunciare. Tant’è che, venerdì, molti marocchini si sono dati parecchio da fare – con la tipica frenesia che solo una partita di calcio può provocare – per trovare un posto sui sette voli aggiuntivi che la compagnia di bandiera, Royal Air Maroc, ha allestito per portare quanta più gente possibile a Doha. L’appuntamento, sul campo, è per le 16 di domani: da una parte il Marocco, appunto, dall’altra il Portogallo fresco di scoppola rifilata alla nostra povera Svizzera (6-1).

La nazionale marocchina, d’altronde, rappresenterà l’intero Maghreb e, allargando il discorso, l’Africa. Continente che, ai quarti, sarà rappresentato da una sola squadra. Quella di Hakimi, Ziyech, Ambrabat e Bounou detto Bono, il portiere paratutto. L’intero Paese, tornando ai marocchini, è in fibrillazione. E crede, con forza, in un’altra impresa dopo le vittorie su Belgio e Spagna.

«Venite solo con biglietto»

La Federcalcio marocchina, in vista di un’altra ondata di tifosi in arrivo fra oggi e domani, si è premurata con la Royal Air Maroc di controllare che ogni passeggero diretto a Doha sia munito dell’app Hayya, il visto di ingresso temporaneo in Qatar per i tifosi, e di regolari biglietti per la partita. Molti supporter della nazionale, tuttavia, hanno spiegato di aver comunque strappato dei biglietti aerei per Doha e, una volta raggiunto l’Emirato, di attivarsi per trovare gli agognati tagliandi per lo stadio.

Al contrario, c’è chi come Ousama Ouaddich – tifoso intercettato dalla Reuters a Rabat, la capitale del Marocco – è riuscito ad accaparrarsi un biglietto per la partita ma, a livello di voli, è ancora in attesa di un cenno da parte della compagnia aerea. «È frustrante, servono più voli».

Chi non dovesse riuscire a recarsi in Qatar, come (temiamo) Ousama, può ripiegare sulle fan-zone appositamente create nelle principali città del Paese, fra cui Casablanca e Marrakech, dove – contro la Spagna – si sono radunate 30 mila persone. «Ci aspettiamo un numero di tifosi simile o addirittura superiore contro il Portogallo» ha detto a tal proposito Abdelmakel El Mansouri, un membro del consiglio comunale.

Una febbre contagiosa

La febbre per i Mondiali, in tutto il Marocco, è contagiosa. I commercianti che offrono bandiere, magliette e altri gadget della nazionale stanno facendo affari d’oro. «Pensando a quante magliette ho venduto, vorrei che i Mondiali durassero per sempre» ha confidato a Reuters Zouhir Sabir, un negoziante nel centro storico di Rabat. La domanda, insomma, è schizzata alle stelle.

Tutti, nei giorni in cui gioca il Marocco, si lasciano trasportare dall’entusiasmo. «Di solito non sono un tifoso di calcio e so che abbiamo molti problemi economici nel Paese» ha detto Abdellah Belhaj, un pensionato di Rabat. «Ma penso che questo sia un momento speciale e che vada festeggiato».

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