Un altro caldissimo abbraccio prima di dedicarsi alla Spagna

Riola Xhemaili, eroina dello Stade de Genève, punta di una matita che ha vergato la storia, ha festeggiato con barbecue in piscina. Dopo il pareggio ottenuto contro la Finlandia e valso l’accesso ai quarti di finale di Euro2025, il weekend delle rossocrociate è stato dolcissimo. Sabato la giornata libera, trascorsa insieme a famigliari e amici, tra un tuffo e una carezza, oggi l’ennesimo abbraccio dei tifosi. Al Neufeld di Berna, in effetti, si è tenuto un allenamento a porte aperte. Una seduta presa d’assalto, scandita dai sorrisi e conclusa tra selfie ed autografi. Sì, l’ambiente in casa elvetica rimane sospeso tra serenità ed euforia.
Come infastidire le iberiche
Da domani si tornerà a fare sul serio. Ad attendere la squadra di Pia Sundhage, d’altronde, è un ottomila. Quella Spagna che ai Mondiali del 2023 - allo stadio degli ottavi di finale - non aveva avuto pietà di Lia Wälti e compagne, e che venerdì al Wankdorf vorrà ovviamente ripetersi. «Ma le iberiche hanno subito qualche gol, in difesa hanno mostrato una certa vulnerabilità» ha sottolineato Xhemaili, provando a ridurre il gap con le campionesse del mondo in carica almeno a parole. «Il nostro è un buon attacco, creiamo diverse occasioni e, dunque, sono sicura che avremo l’opportunità di trovare la via della rete». Già. La palla, però, sarà verosimilmente controllata dalla Spagna. E quasi esclusivamente da lei. «Perciò dovremo insinuare in loro il dubbio, minando l’enorme fiducia che hanno nella gestione della sfera» ha proseguito la giocatrice del PSV. Per poi aggiungere: «Più a lungo il risultato rimane sullo zero a zero, maggiori sono le possibilità di vedere una Spagna che s’innervosisce».
Concorrenza e solidarietà
La Svizzera, lei, dovrà per contro fare affidamento su uno spirito di sacrificio trasversale e al contempo smisurato. «L’affiatamento all’interno dello spogliatoio è straordinario» ha assicurato in merito Svenja Fölmli, che - stringi stringi - proprio con Xhemaili si giocherà una maglia da titolare nella storica sfida di Berna. «Vero, esiste una competizione interna. Ma il successo passa dal gruppo e cosa c’è di meglio di un gol come quello trovato da Riola nei minuti di recupero?».
Brividi e ancora brividi. Che il popolo svizzero spera di poter vivere una volta di più. Il Wankdorf, va da sé, sarà esaurito. E per giocatrici come Sydney Schertenleib, Ana-Maria Cronogorcevic, Laia Ballesté - legate a doppio filo con la Spagna - si tratterà di un match doppiamente speciale. «E vi assicuro che le iberiche hanno dei punti deboli, che non mancherò di esporre alla squadra» ha tenuto a sottolineare proprio Schertenleib, che in campo ritroverà numerose compagne al Barcellona: Putellas, Bonmatí, Coll, Batlle, Fernández, Paredes, Guijarro, López, Paralluelo e Pina. «Di sicuro dovremo essere compatte, evitando di lasciare spazi fra le linee e mostrandoci aggressive sulle portatrici di palla» ha indicato la talentuosa zurighese, che con il resto delle elvetiche settimana scorsa aveva seguito dal vivo il 6-2 che la Spagna aveva rifilato al Belgio.
Mercoledì il primo duello
Il programma dei quarti di finale non scatterà ad ogni modo con la Svizzera. Ad aprire le danze, mercoledì sera a Ginevra, saranno Norvegia e Italia.