Cole Cormier: «La rivalità non cancella l’amicizia con Manix»

Il primo l’aveva saltato a causa di un infortunio che lo ha tenuto lontano dal ghiaccio per un mesetto. Nel secondo, alla Gottardo Arena, era finito in sovrannumero. Ora, anche per Cole Cormier, è arrivato il giorno del primo derby ticinese. Non vede l’ora di giocarlo, il 21.enne attaccante del Lugano: «Da ragazzo avevo assistito ad alcuni derby vallesani. Belli, certo, ma lontanissimi per attesa e atmosfera da quello ticinese. Le sfide tra Lugano e Ambrì Piotta sono incredibili, me ne sono accorto subito, già in occasione del derby di pre-campionato. Purtroppo ho dovuto vivere dalle tribune la prima partita ufficiale della stagione con i biancoblù: avrei ovviamente preferito essere in pista, ma ho capito quanto questa rivalità fosse forte e importante per tutto il Ticino».
Uno splendido rapporto
Dall’altra parte, in maglia biancoblù, ci sarà il suo amico ed ex compagno di squadra Manix Landry. Un’amicizia nata nella stagione 2021-2022, quando i due vestivano la maglia dei Gatineau Olympiques nella prestigiosa QMJHL, una delle principali Leghe giovanili nordamericane: «Nel periodo trascorso a Gatineau, Manix ed io eravamo molto amici. Abbiamo la stessa età e tra di noi si è creato subito un bel rapporto. Abbiamo giocato insieme, nella stessa linea e la nostra amicizia si è sviluppata anche fuori dal ghiaccio. Per entrambi essere avversari in una partita importante come il derby è qualcosa di speciale e di divertente al tempo stesso. Ci spingerà a dare il meglio di noi ancora più del solito».
L’amicizia non si è interrotta a causa della rivalità tra bianconeri e biancoblù: «In fondo abitiamo solo ad una mezz’oretta uno dall’altro e ci sentiamo spesso via WhatsApp. E di sicuro al termine del derby ci incontreremo e faremo quattro chiacchiere insieme. In pista, sarà però ovviamente un’altra storia: come è giusto che sia, faremo di tutto per aiutare le nostre rispettive squadre a vincere. L’esperienza a Gatineau – dove l’hockey è una sorta di religione – ha comunque creato una relazione tra di noi che va al di là della rivalità di un derby».
Un processo di crescita
Cormier è riuscito ad assorbire senza troppi problemi il salto dall’hockey giovanile a quello della NL svizzera: «La differenza tra la Lega giovanile canadese e il campionato svizzero esiste, senza dubbio, ma credo di essermi integrato abbastanza rapidamente in questa nuova realtà. Qui ho un ruolo un po’ diverso: in Canada potevo permettermi di pensare soprattutto alla fase offensiva, mentre qui devo soprattutto portare energia, lavorare sodo e pattinare tanto. Il lavoro della mia linea è quello di rendere difficile il compito dei terzetti d’attacco che affrontiamo. È un ruolo che accetto senza problemi e che fa parte della mia crescita: anzi, in questo periodo della mia carriera sono felice di potermi concentrare soprattutto sul mio gioco difensivo. Mi aiuterà, in futuro, quando potrò magari tornare a pensare maggiormente alla fase offensiva».
Il sogno di papà
L’obiettivo è insomma quello di diventare un attaccante doc come lo era papà Derek, trascinatore del Sierre in LNB dal 2002 al 2013 (895 punti in 550 partite con la formazione vallesana). E proprio a Sierre il giovane Cole ha iniziato a giocare a hockey, staccando quindi una licenza svizzera: «Sì, ho trascorso i miei primi dodici anni di vita in Svizzera, mio papà è stato a lungo uno dei trascinatori del Sierre. È stato un bel periodo, ho frequentato le scuole in Vallese, dove la gente è sempre stata molto gentile con noi. A Sierre – dove ho ancora tanti amici - ho pure iniziato a giocare a hockey. Ci tornerò nel periodo natalizio, quando andremo appunto a rendere visita a qualche vecchio amico: ci sarà anche papà, che arriverà dal Canada. Ne approfitterà naturalmente per venire a vedermi giocare con il Lugano. Lui è felicissimo per me: che suo figlio stia giocando nel campionato svizzero lo rende molto fiero».
Vita dura agli avversari
Papà Derek non sarà alla Cornèr Arena per il derby, ma Cole non vede l’ora di scrivergli un messaggio per annunciargli un successo bianconero: «Vogliamo proseguire sull’onda positiva del successo ottenuto a Rapperswil. Sarà fondamentale portare sul ghiaccio la stessa energia e la medesima concentrazione a livello difensivo. Certo, la gente vede soprattutto chi segna le reti, ma sarà importante anche il lavoro degli altri blocchi: per quel che mi riguarda, sono soddisfatto del rendimento della nostra linea. Siamo tre giovani, pattiniamo tanto e ci divertiamo a rendere difficile la vita ai nostri avversari. E avvertiamo la fiducia che lo staff tecnico ripone in noi».
Gli avversari biancoblù della «linea verde» bianconera sono insomma avvisati. Anche perché Cole Cormier – dopo la pausa forzata – sta ritrovando le migliori sensazioni: «Fortunatamente mi sono infortunato ad un dito: nulla di troppo grave, insomma, ma ho comunque dovuto subire un intervento chirurgico che mi ha obbligato ad uno stop di quattro settimane. Adesso però mi sento di nuovo molto bene e l’infortunio è solo un brutto ricordo. Sento che, partita dopo partita, le gambe girano sempre meglio. La mia condizione è praticamente al top: per il derby avrò bisogno di tutta l’energia possibile».