Hockey

Domenichelli, Duca e lo strano derby di 15 anni fa

Il 1. novembre del 2008 Ambrì Piotta e Lugano diedero vita a una sfida folle, vinta 7-6 ai rigori dai bianconeri e speciale per gli attuali direttori sportivi - Hnat tornava per la prima volta alla Valascia da ex e decise il match - Duca firmò una tripletta, l’unica contro i rivali
1. novembre 2008: Hnat Domenichelli, grande ex alla Valascia, realizza il rigore che regala il derby al Lugano. ©KARL MATHIS
Massimo Solari
01.11.2023 19:00

Nella storia dei derby, la stagione 2008-09 ha saputo ritagliarsi uno spazio particolare. Più che a hockey su ghiaccio, in effetti, quell’anno si giocò a tennis. Le sfide furono quattro, i set invece tre. Solo l’ultimo incontro conobbe un risultato «normale»: 3-1 per i bianconeri. In precedenza, appunto, si esagerò: 0-6 per l’Ambrì alla Resega (con l’incredibile poker di Erik Westrum), 6-7 per il Lugano alla Valascia e 1-6 sempre per l’HCL. Pazzesco. Come più pazzo degli altri si rivelò il secondo incrocio. Era il 1. novembre del 2008, esattamente 15 anni fa. E sotto le volte della vecchia e gelida Valascia - come spesso accade - il derby seppe scrivere più di un racconto.

Insulti come complimento

Per Hnat Domenichelli, soprattutto per lui, si trattò di un derby indimenticabile. Delicato, anche. Dopo cinque stagioni e oltre 250 punti con l’Ambrì Piotta, nell’estate del 2008 il canadese aveva deciso di sposare la causa bianconera. Un trasferimento clamoroso che, inevitabilmente, segnò i primi derby da ex. Del tremendo battesimo alla Resega - uno 0-6 umiliante con tanto di striscioni vendicativi dei tifosi leventinesi - abbiamo accennato. «Una partita che non scorderò» dichiarò al termine del match l’attuale direttore sportivo dell’HCL. Un mese più tardi, ecco quindi il ritorno alla Valascia con la maglia del Lugano. Tutt’altre emozioni; un groviglio di ricordi e legami. E a ridosso dell’ora della verità, inevitabile, un’intervista. «Paradossalmente - affermò Hnat al CdT -, solo adesso mi rendo conto di quanto io sia stato importante per l’Ambrì: ed allora i fischi e gli insulti li prendo come... un complimento per tutto quello che ho fatto in passato per il bene del club biancoblù». Detto, fatto. Di fischi e insulti ne piovvero, e parecchi. Il giustiziere dei biancoblù, quella sera, fu proprio Hnat Domenichelli.

Un’esultanza contenuta

Il numero 76 fissò lo score sul 7-6, trasformando il rigore decisivo. L’esultanza? Morigerata, stando alle cronache. «Non volevo fomentare inutili polemiche». Bene. Anche perché nel terzo periodo, iniziato con il Lugano sotto per 5-3, Domenichelli mise a segno pure una doppietta. Una doppietta che, beffarda e in anticipo sul destino, parve decisiva. I bianconeri non avevano però fatto i conti con chi, sul fronte opposto, portava la «C» sul cuore: PaoloDuca. Il ds dell’Ambrì realizzò addirittura una tripletta, l’unica in carriera in un derby. «Duke» aprì il festival delle reti al 2’04’’, per poi negare i tre punti al Lugano con il 6-6 al 54’. Sbagliò il suo rigore.

Croce e un esordio speciale

Alla Valascia, il 1. novembre del 2008, il Lugano era favorito. Lo suggeriva la classifica, ma altresì l’infermeria affollata dell’HCAP: oltre a Kutlak, Westrum e Demuth, alla vigilia del match i biancoblù persero per l’intera stagione il portiere Thomas Bäumle. E così fra i pali esordì Lorenzo Croce. Proprio in un derby, proprio lui, cresciuto a due passi dalla mitica pista leventinese. Un’altra bella storia. Il ticinese, all’epoca, stava concludendo la formazione di fisioterapista. Ruolo che oggi svolge al servizio della squadra di Luca Cereda. Non fu l’unico membro dello staff, oltre al direttore sportivo, a scendere in pista in occasione di quella partita. Corsin Camichel, mental coach dei biancoblù, fornì a Duca l’assist per il gol d’apertura.

Ma il vento ora spinge i biancoblù

Ultima curiosità: alla gara del 2008 il Lugano arrivò da quinta forza del campionato; l’Ambrì era nono. Già, grossomodo le posizioni del momento. Al derby di venerdì, i padroni di casa si presentano tuttavia con maggiore slancio e a -3 dall’avversario. Martedì sera, a Losanna, Dario Bürgler ha confezionato il terzo successo consecutivo all’alba dell’overtime. Nel mentre, i bianconeri rientravano intontiti negli spogliatoi della Cornèr Arena, battuti 4-1 dallo Zugo e alla seconda sconfitta filata dopo la striscia positiva che ha segnato il mese d’ottobre. Nelle ultime tre uscite, i biancoblù non hanno mai subito più di tre reti. Allo stesso tempo, la formazione di Luca Gianinazzi non ne ha mai realizzate più di tre. A quindici anni di distanza dal 6-7 della Valascia, insomma, difficilmente il derby della Gottardo Arena offrirà alla storia un altro set.

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