Doping, presentato il secondo rapporto McLaren

Lo studio dice di avere "forti prove di un sistema di doping istituzionalizzato in Russia fra il 2011 e il 2015" - Coinvolti più di 1.000 atleti in oltre 30 sport
Ats
09.12.2016 12:23

LONDRA - Sono "oltre mille" gli atleti russi che hanno beneficiato della manipolazione dei test antidoping prendendo parte ai Giochi olimpici e paralimpici estivi e invernali da Londra 2012 a Sochi. È quanto emerge dal rapporto McLaren.

Secondo l'avvocato canadese Richard McLaren, a capo della commissione indipendente dell'Agenzia internazionale anti-doping, Wada, la "cospirazione istituzionale" per nascondere la positività degli atleti di Mosca risale a prima del 2011 ed è andato avanti fino al 2015; lo scandalo coinvolge 12 medagliati russi, tra cui 4 vincitori di un oro, ai Giochi di Sochi.

La seconda parte del rapporto McLaren, che segue alle rivelazioni shock uscite lo scorso giugno, sottolinea come ai Giochi di Londra ci sia stata "una corruzione senza precedenti", aggiungendo come il "doping di Stato" portato avanti da Mosca abbia di fatto rappresentato "una cospirazione istituzionale degli atleti russi attraverso i Giochi olimpici estivi e invernali portata avanti dal Ministero dello Sport e dalle sue infrastrutture, come ad esempio la Rusada (l'agenzia antidoping russa ndr), il Centro di preparazione sportiva russo e il laboratorio di Mosca".

"Gli atleti non agivano singolarmente ma all'interno di una struttura organizzata come riportato nel primo report", prosegue la denuncia del dossier McLaren che ribadisce come la copertura del doping di Mosca fosse "sistematica e centralizzata, perfezionata in corso d'opera durante i Giochi di Londra, le Universiadi del 2013 a Kazan, i mondiali di atletica di Mosca del 2013 e ai Giochi invernali di Sochi del 2014".

Guardando al medagliere ottenuto dalla Russia, quello a Londra fu di 72 podi, tra cui 21 ori, 33 medaglie e 13 gli ori ottenuti ai Giochi invernali di Sochi.

Il Cio (Comitato olimpico internazionale) con sede a Losanna, ha annunciato che saranno ripetuti tutti i test antidoping che hanno coinvolto gli atleti russi ai Giochi estivi di Londra 2012 e a quelli invernali di Sochi 2014. "Le nuove analisi dovranno stabilire se c'è presenza di sostanze dopanti o se i campioni stessi sono stati manipolati" fa sapere il Cio. In ogni caso, "dal rapporto -dice il Cio- emerge una forte attacco ai valori delle Olimpiadi e dello sport in generale".

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