La giornata

I compiti da rifare

Dopo otto turni, di puntini da unire per delineare il profilo competitivo dei bianconeri ve ne sono comunque diversi – E no, la sagoma che appare sulla carta non è delle più amichevoli e sorridenti
Massimo Solari
12.09.2022 06:00

Il Servette capolista a Cornaredo. Tradotto: la squadra più in forma sul terreno di casa, laddove il Lugano ha fin qui sempre perso. Eccola la gara che - fra tre settimane - chiuderà il primo gironcino stagionale. Dopo otto turni, di puntini da unire per delineare il profilo competitivo dei bianconeri ve ne sono comunque diversi. E, no, la sagoma che appare sulla carta non è delle più amichevoli e sorridenti. Un dato, così, per riflettere un po’: la classifica di Sabbatini e compagni è figlia di successi ottenuti contro le formazioni che stanno facendo peggio (Zurigo e Winterthur) o non stanno meglio (Basilea). Un altro dato, a questo giro, per evitare di gridare «al lupo». Un anno fa, alla stessa altezza del percorso, il club contava due punti in più e la medesima differenza reti. E poi, certo, è arrivato il record di punti in Super League. Al netto della qualità e della forza dell’avversario, la sconfitta con lo Young Boys deve però interrogare Mattia Croci-Torti. Citiamo le parole del tecnico alla vigilia: «Con Wicky le cose sono cambiate; i gialloneri non sfruttano quasi più le fasce e i cross». Ah, ecco: pronti, via e il primo gol nasce da un traversone dalla sinistra; il rigorino guadagnato da Rüegg invece dall’out di destra. Per la serie: qualcuno non ha fatto i compiti alla perfezione. E ancora. Una settimana fa - okay fuori casa - l’YB ha subito la bellezza di 19 conclusioni dal San Gallo. Il Lugano - ieri - non ha mai centrato la porta avversaria. Mai. Zero. Mentre gli altri, cinque tiracci costituiscono la peggior statistica di questo avvio di campionato. Insomma, sul fronte offensivo non basta avere a disposizione un parco giocatori di spicco per far accadere le cose magicamente. Serve chimica. Servono soluzioni (a proposito, Bottani da 10 rende come da esterno?). Ovvio - considerato il recente arrivo di Steffen -, serve anche tempo. Ma avanti di questo passo lo scenario di un torneo anonimo, nel ventre molle della graduatoria o persino più in giù, rischia di prendere il sopravvento.