Il primo sorriso granata è ossigeno puro

C’è sempre una prima volta. È inevitabile. Tant’è vero che lo dice anche il proverbio. E così è stato anche per il Bellinzona, che finalmente è riuscito ad assaporare il gusto della vittoria dopo ben nove turni di Challenge League. Certo, nel frattempo sono arrivate le due vittorie in Coppa Svizzera, ma il fieno nella cascina del campionato granata iniziava a essere decisamente scarso rispetto a quanto stavano collezionando i club rivali. Fatta eccezione per lo Sciaffusa, che fino a oggi camminava fianco a fianco ai sopracenerini sul fondo della classifica. Un successo, quello ottenuto al Comunale contro lo Stade Nyonnais, che invece ora permette a Tosetti e compagni di prendere un po’ di fiato, lasciando gli uomini di Meier soli nell’ultima casella della graduatoria.
Tre punti che fanno respirare
Al Bellinzona è bastata una rete per conquistare i primi tre punti della stagione, firmata da Dieye servito alla perfezione da uno scatenato Chacón. Un successo agguantato anche grazie alla grinta di Tosetti e Centinaro. «Se sono stato tra migliori di giornata? Non lo so, ma non posso che essere contento se così è stato percepito dal di fuori. Al di là della mia personale prestazione, sono felicissimo per questa vittoria. L’aspettavamo tutti da tempo e raggiungerla davanti ai nostri tifosi non fa che renderla ancora più speciale», il commento a caldo di un soddisfatto numero 8 granata.
E ora cosa accadrà in panchina?
Compiacimento condiviso anche dal tecnico ad interim, capace di conquistare 4 punti - dei 6 che finora il Bellinzona ha collezionato - in tre partite. La cura Cocimano pare funzionare alla grande al Comunale. «Mi fa piacere che sia così e che il gruppo lavori bene (sorride, ndr). Al di là di questo va però detto con onestà che quella contro lo Stade Nyonnais non è stata la nostra miglior prestazione, anche se naturalmente conta soprattutto la vittoria che ci fa un gran bene». E ora che succederà sulla panchina granata? «Non saprei proprio. In quest’ultima settimana, insieme ai ragazzi, mi sono concentrato solo sulle tre partite che avrei affrontato da allenatore, cercando di rimanere al di fuori dalle questioni societarie».