Ambrì Piotta

Clap, clap, applausi per Chlapik: «La pausa con la Nazionale mi ha dato fiducia»

L'attaccante ceco, autore di una tripletta, ha permesso ai leventinesi di sbancare Langnau all'overtime
©KEYSTONE / MARCEL BIERI
Fernando Lavezzo
19.11.2022 23:10

Clap, clap. Applausi per Chlapik. L’hockey è strano. Prima della pausa per le nazionali, l’attaccante ceco aveva segnato solo 4 gol. Tirando tanto, sì, ma senza efficacia. Ora tutto sembra cambiato. Dopo la rete di venerdì contro il Kloten, stasera Filip ha firmato addirittura una tripletta, con un cinismo fin qui mai mostrato. È stato lui a chiudere la sfida di Langnau all’overtime, realizzando il 4-3 a una trentina di secondi dai rigori. «In ogni partita ho avuto le mie occasioni, questo mi ha permesso di continuare a credere nel mio gioco. La settimana trascorsa con la Cechia alla Karjala Cup mi ha aiutato a riprendere fiducia. Sono felice. Soprattutto per le due vittorie conquistate in questo weekend».

Un punto perso
L’Ambrì Piotta poteva tornare dalla Ilfis con la posta piena, ma negli ultimi quattro minuti dei tempi regolamentari si è fatto rimontare due reti. Dopo la serie di otto sconfitte rimediata prima della sosta, però, non è il caso di stare troppo a sindacare. «È vero, i punti avrebbero potuto essere tre, ma anche zero, perché dopo aver pareggiato i Tigers hanno chiuso il terzo tempo in superiorità numerica», dice Luca Cereda. «Nei momenti difficili siamo rimasti attaccati alla partita e questo mi è piaciuto. Abbiamo ritrovato quello spirito battagliero che ci mancava prima della sosta. Peccato per le due reti subite nel finale. Credo che sia affiorata un po’ di stanchezza dopo due partite molto dure nel giro di 24 ore. Non penso invece che sia emersa una certa paura di perdere. In panchina non l’ho mai percepita». 

Quel gol annullato...

Dopo una fase di studio, Chlapik ha portato in vantaggio i biancoblù all’11’38’’, sfruttando il lavoro dell’ottimo Spacek, connazionale e amico fraterno. La stessa coppia ha poi confezionato il raddoppio al 24’10’’. L’ex di turno, Rohrbach, ha subito riportato sotto la squadra di Paterlini, facendo perdere un po’ di fiducia agli ospiti. In quei minuti di oggettiva difficoltà, l’Ambrì è stato bravo a resistere. Poi, sulla scia, di un power-play, Bürgler si è visto annullare la rete del 3-1 per un’ostruzione di McMillan, ravvisata solo al video in seguito al «coach challenge» dei padroni di casa. Una decisione che ha fatto arrabbiare la panchina leventinese. «Gli arbitri hanno lasciato troppo tempo al Langnau per chiedere il challenge», spiega Cereda. «Il regolamento dice che 45 secondi dopo la rete bisogna riprendere il gioco. È passato più di un minuto». Il 3-1 è arrivato comunque, all’inizio del terzo periodo, con un tocco di Kneubühler in superiorità numerica. Fino al 55’ l’Ambrì ha controllato la partita, rischiando poco o nulla. Poi, una sfortunata autorete di Isacco Dotti ha permesso a Pesonen e compagni di crederci e di pareggiare a 90 secondi dalla sirena con Boltshauser richiamato in panchina. Nel supplementare, iniziato con il pasticciato 4 contro 3 dei bernesi, Chlapik ha trovato l’incrocio, permettendo ai leventinesi di restare davanti al Kloten al nono posto.

In questo articolo:
Correlati