Derby, se non c'è un favorito

Sale la tensione. Domani alla Cornèr Arena andrà in scena il terzo derby stagionale. Rispetto ai primi due, sia il Lugano sia l’Ambrì Piotta ci arrivano in buone condizioni. I bianconeri hanno addirittura agganciato la zona della classifica che porta alla qualificazione diretta ai playoff, mentre i biancoblù viaggiano ad una media punti da play-in. Sono cambiate in fretta, le cose.
Il 30 settembre scorso il Lugano stava soffrendo le pene dell’infermo per assimilare il sistema – soprattutto offensivo - del suo nuovo staff tecnico. L’Ambrì Piotta ne aveva approfittato per andare ad imporsi in trasferta per 2-1. Il 28 ottobre scorso, invece, i bianconeri stavano vivendo il loro momento magico, mentre i biancoblù cercavano ancora l’assetto giusto tre settimane dopo la clamorosa separazione da Luca Cereda e Paolo Duca. Il Lugano si era imposto per 5-2. Uno a uno e disco al centro con due vittorie in trasferta.
Tornando al presente, lo stato di forma delle due formazioni dice che il derby di domani dovrebbe risultare estremamente combattuto e aperto ad ogni risultato. Non c’è, insomma, un netto favorito. E le due formazioni ticinesi, come detto, stanno attraversando un buon momento di forma. Dopo essere riusciti a battere squadre come il Friburgo e la capolista Davos, i leventinesi hanno “ciccato” l’incontro casalingo con il Rapperswil, ma sul piano del gioco e dell’attitudine si sono subito ripresi alla Swiss Life Arena di Zurigo. Per quanto riguarda invece il Lugano, arriverà al derby dopo una settimana intera di pausa: un bene o un male? Lo diranno i primi dieci minuti della sfida. Fatto è che dopo la prima pausa della nazionale – nonostante le battute d’arresto con Langnau e Friburgo – i bianconeri hanno dimostrato di saper vincere anche senza un gioco spumeggiante, lottando e soffrendo come in trasferta a Kloten e a Zugo.
Ed allora, come al solito, la differenza la faranno le piccole cose. Bella scoperta.

