Ghiaccio bollente

Derby, se non c'è un favorito

Domani, alla Cornèr Arena, andrà in scena la terza sfida stagionale tra Lugano e Ambrì Piotta – Come al solito, la differenza la faranno le piccole cose
Flavio Viglezio
27.11.2025 06:00

Sale la tensione. Domani alla Cornèr Arena andrà in scena il terzo derby stagionale. Rispetto ai primi due, sia il Lugano sia l’Ambrì Piotta ci arrivano in buone condizioni. I bianconeri hanno addirittura agganciato la zona della classifica che porta alla qualificazione diretta ai playoff, mentre i biancoblù viaggiano ad una media punti da play-in. Sono cambiate in fretta, le cose.

Il 30 settembre scorso il Lugano stava soffrendo le pene dell’infermo per assimilare il sistema – soprattutto offensivo - del suo nuovo staff tecnico. L’Ambrì Piotta ne aveva approfittato per andare ad imporsi in trasferta per 2-1. Il 28 ottobre scorso, invece, i bianconeri stavano vivendo il loro momento magico, mentre i biancoblù cercavano ancora l’assetto giusto tre settimane dopo la clamorosa separazione da Luca Cereda e Paolo Duca. Il Lugano si era imposto per 5-2. Uno a uno e disco al centro con due vittorie in trasferta.

Tornando al presente, lo stato di forma delle due formazioni dice che il derby di domani dovrebbe risultare estremamente combattuto e aperto ad ogni risultato. Non c’è, insomma, un netto favorito. E le due formazioni ticinesi, come detto, stanno attraversando un buon momento di forma. Dopo essere riusciti a battere squadre come il Friburgo e la capolista Davos, i leventinesi hanno “ciccato” l’incontro casalingo con il Rapperswil, ma sul piano del gioco e dell’attitudine si sono subito ripresi alla Swiss Life Arena di Zurigo. Per quanto riguarda invece il Lugano, arriverà al derby dopo una settimana intera di pausa: un bene o un male? Lo diranno i primi dieci minuti della sfida. Fatto è che dopo la prima pausa della nazionale – nonostante le battute d’arresto con Langnau e Friburgo – i bianconeri hanno dimostrato di saper vincere anche senza un gioco spumeggiante, lottando e soffrendo come in trasferta a Kloten e a Zugo.

Ed allora, come al solito, la differenza la faranno le piccole cose. Bella scoperta. 

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