La grande abbuffata di Natale: «Ma c’è spazio per il dessert»

Ore 22.30. La partita è finita da mezz’ora. La Curva Nord non si è ancora svuotata e i numerosi tifosi ospiti - tutti vestiti da Babbo Natale - non ne vogliono proprio sapere di tornare sulle loro slitte. Il loro soggiorno ticinese, del resto, proseguirà domani sera in Leventina. Da quanto sono felici, sembra che abbiano vinto loro. E invece l’Ajoie è stato travolto 6-1 da un Lugano ben determinato a cancellare le recenti sconfitte di Zurigo e Davos. Nell’ultima partita casalinga dell’anno, i bianconeri hanno vissuto un primo tempo laborioso (errore di Alatalo per lo 0-1 di Nättinen e rapido pareggio di super Sanford), ma nel periodo centrale hanno cambiato ritmo, segnando quattro reti in 10 minuti. Una grande abbuffata natalizia, che non ha però tolto l’appetito a David Aebischer e compagni, domani sera impegnati a Langnau per l’ultima gara prima delle feste. «C’è ancora spazio per il dessert», assicura il difensore romando, autore del prezioso gol del 2-1 in «shorthand», segnato con una bella finta a tu per tu con Ciaccio: «No, non me l’ha insegnata Omark prima di andarsene», scherza il numero 26, autore anche di due assist. «Fa parte del mio repertorio, ma non mi capita molto spesso di partire così in contropiede».
Bella reazione
Un primo tempo laborioso, dicevamo: «Forse non tutti se ne rendono conto - dice Aebischer -, ma l’Ajoie è un avversario molto difficile da affrontare, perché aspetta i tuoi errori. Proprio come ha fatto in occasione dell’1-0 di Nättinen. Potevamo sicuramente iniziare meglio, ma la reazione è stata decisamente buona. Siamo anche riusciti a gestire quelle energie che ci serviranno alla Ilfis, contro una squadra che in stagione ci ha già battuti due volte e che punta tanto sulla solidità difensiva. Dovremo essere intelligenti e cinici per poter festeggiare il Natale con altri tre punti». Mancherà ancora Connor Carrick, che sconterà la seconda e ultima giornata di squalifica rimediata per la sua spallata ai danni del davosiano Zadina. Ma con un Aebischer così in forma e degli special team così efficaci (un gol in power-play e due in inferiorità numerica), ieri l’assenza dello statunitense non si è fatta notare. Si è invece fatto sentire, eccome, il pubblico: 6.300 spettatori, di lunedì sera, contro l’Ajoie ultimo in classifica, dopo due sconfitte in trasferta. Mica male. «I tifosi ci stanno aiutando tantissimo, sono il sesto uomo in pista, e non era scontato dopo la scorsa stagione», conclude David. «Tante cose sono cambiate e la gente se n’è accorta». Compresi i Babbi Natale del Canton Giura.
