Ghiaccio Bollente

Un derby già così importante

Alla Gottardo Arena la prima sfida stagionale tra Ambrì Piotta e Lugano
Flavio Viglezio
27.09.2022 06:00

Avrebbe potuto essere un tranquillo – si fa per dire... – derby di inizio stagione. Una sfida buona più per il prestigio che per la classifica, per entrare sul serio in pieno clima campionato. Una sfida emozionante e ricca di pathos, come sempre, ma poco indicativa sul prosieguo della stagione di Ambrì Piotta e Lugano. Ed invece, a causa della pessima entrata in materia dei bianconeri, alla Gottardo Arena andrà in scena un incontro già terribilmente importante, in particolare per il club della presidente Vicky Mantegazza. Una sorta di spartiacque dopo solo dieci giorni dall’inizio del campionato: chi l’avrebbe mai detto. Il derby, visto con gli occhi del Lugano, rappresenta un nuovo punto di partenza. Un successo non risolverebbe di colpo i problemi che affliggono la formazione bianconera, ma permetterebbe ovviamente di accumulare una buona dose di fiducia e di lavorare almeno per qualche giorno con il sorriso sulle labbra.

Una sconfitta aprirebbe invece ufficialmente una crisi che potrebbe anche avere ripercussioni pesantissime. Ormai lo hanno capito anche i sassi: nello spogliatoio bianconero serpeggia un malcelato malcontento nei confronti del tecnico canadese. Nella mattinata di ieri lo staff tecnico ha incontrato il gruppo di capitani formato da Mark Arcobello, Santeri Alatalo, Mirco Müller, Giovanni Morini, Calvin Thürkauf e Luca Fazzini: non è dato sapere cosa sia emerso dalla discussione, ma è chiaro che – in caso di un’ulteriore controprestazione in Leventina – la situazione potrebbe precipitare. Intanto, alla stessa ora, il CdA bianconero si riuniva per fare il punto della situazione. Considerando pure i primi mugugni da parte del pubblico – e i primi accenni di contestazione della Curva Nord – una sconfitta nel derby potrebbe anche risultare fatale a McSorley. Una decisione in questo senso indebolirebbe non poco la posizione di Hnat Domenichelli, il direttore sportivo che ha puntato ad occhi chiusi, con un contratto di tre anni, sull’ex padre-padrone del Ginevra. E che ha scelto di non parlare ai media prima del derby. McSorley invece per ora fa finta di nulla: continua a lodare le prestazioni della sua squadra, così come l’unità dello spogliatoio.

In questo bailamme bianconero, l’Ambrì Piotta ha potuto prepararsi alla sfida delle sfide con molta più serenità. Forti di un ottimo avvio di torneo – nonostante la sconfitta di misura con il Ginevra – i biancoblù cercheranno di insinuare fin da subito il tarlo del dubbio nella già fragile mente dei bianconeri, in una Gottardo Arena che si annuncia traboccante di passione e di entusiasmo. La squadra di Luca Cereda sta giocando un buon hockey e vuole compiere un passo supplementare sul cammino della continuità delle prestazioni. Nessuno lo ammetterà probabilmente mai, in Leventina, ma le undici sconfitte negli ultimi dodici derby giocati ancora bruciano. Pure parecchio. Ed allora all’Ambrì Piotta si presenta la ghiotta occasione per scrollarsi di dosso una sorta di complesso di inferiorità psicologico nei confronti del Lugano. Un’opportunità per crescere ulteriormente anche e soprattutto a livello mentale. Chi avrà la testa più lucida, vincerà il derby.

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