Formula 1

La lealtà di Lando e Charles

Norris e Leclerc hanno esteso i contratti con McLaren e Ferrari – Una scelta presa più per motivi romantici che per assecondare la loro fame di gloria?
Charles Leclerc ha esordito in F1 con la Ferrari nel 2018, seguito qualche mese dopo da Lando Norris in McLaren. © Reuters/Lorenzini
Maddalena Buila
01.02.2024 06:00

Nel dizionario, alla voce lealtà, si legge: «Onestà dichiarata e ammirevole, costantemente associata a franchezza o a sincerità». Chi si dimostra leale, dunque, commette un’azione degna di nota. In senso positivo, naturalmente. In Formula 1, tuttavia, puntare tutto sulla fedeltà a una scuderia non è sempre sinonimo di successo. Anzi. Ciononostante, è storia di pochi giorni fa, sia Lando Norris, sia Charles Leclerc hanno rinnovato i rispettivi contratti con McLaren e Ferrari. I nuovi termini non sono stati resi noti, probabilmente perché i documenti contengono delle clausole di interruzione, per cui la data di scadenza effettiva non è fissata nella pietra. Al di là dei numeri, il duo di piloti più quotati del momento in F1 continuerà a essere fedele ai propri team. Anche, apparentemente, a costo di rinunciare a vincere un titolo mondiale.

Sull’altare sacrificale

Entrambi, lo si sa, sono molto affezionati alle loro squadre, con cui collaborano da tempo, e grazie alle quali hanno presto raggiunto altissimi livelli nel mondo del massimo campionato delle quattro ruote, nonostante le giovani età. Peccato però che ora come ora, sia Ferrari, sia McLaren, non sembrino in grado di poter competere con la Red Bull. E questo nonostante Leclerc e Norris abbiano entrambi dimostrato di avere le abilità e il potenziale per conquistare il campionato. Dei limiti delle rispettive scuderie, i due giovani conducenti sono ben consci. «Non siamo mai stati così vicini da quando sono qui alla McLaren, e da molti, molti anni, a vincere una gara. Lottare per il titolo, però, è un passo decisamente più grande», ha affermato il britannico. E dire che nelle ultime settimane erano girate moltissime voci che vedevano Norris vicinissimo alla firma con la Red Bull.

Credendo nei progressi

Restiamo su Lando. Non ci si deve stupire che il britannico rimanga fiducioso sulle sorti della McLaren. D’altronde, questo glielo si deve riconoscere, la scuderia inglese ha messo in scena una seconda metà di campionato 2023 da applausi. Ma quella di rimanere tra le braccia di Zak Brown rimane una scelta che probabilmente precluderà al 24.enne di abbracciare grandi trofei nel medio termine. L’altra destinazione plausibile per Norris sarebbe stata l’Aston Martin. Nel 2023, infatti, i dirigenti del team hanno sondato il terreno con lui e lo stesso Leclerc, per capire se un giorno avrebbero considerato la possibilità di sostituire, o di fiancheggiare, Fernando Alonso nel caso di una partenza di Lance Stroll. Nonostante l’apparente soddisfazione del ragazzo di Bristol dopo la firma del rinnovo del contratto, la consapevolezza di dover posticipare l’agognato appuntamento col tetto del mondo gli ha lasciato inevitabilmente l’amaro in bocca. «Voglio davvero diventare un campione del mondo - ha detto -. Negli ultimi anni, ci sono state molte difficoltà. Ma mi sono comunque divertito. Mi è sempre piaciuto far parte di questa realtà. Ciononostante, a volte mi chiedo: “È questo il posto giusto per raggiungere il mio obiettivo?”. Rimango però fiducioso che con la McLaren potrò realizzare i miei sogni». Il primo a dubitarne, tuttavia, immaginiamo possa essere lo stesso Norris. Sebbene ci sia sicuramente un elemento poetico nella decisione del britannico di rimanere fedele alla McLaren, questa lealtà sembra più tipica di un pilota a carriera finita, che di un giovane a caccia di trofei. Vedremo se la sua scelta, visti i progressi della sua scuderia, si rivelerà pagante.

Un amore grande così

Il futuro di Charles Leclerc non si prospetta tanto diverso da quello del britannico. A Maranello, ormai da qualche anno, continua il fuggifuggi di cervelli, il che fa presagire che la siccità di risultati proseguirà. Ci mancava solo che si facessero scappare uno dei piloti più dotati del paddock. Tuttavia, per il monegasco, il rinnovo fa rima con un impegno gravoso. Certo, essere la prima scelta della Ferrari sarà sempre un grande privilegio per chiunque, ma è altresì vero che la Rossa non è che un team che arranca a stare nella scia della Red Bull. In altre parole, il Cavallino ha bisogno di Leclerc più che il contrario. Quindi perché rinnovare il contratto? Anche nel caso del monegasco, la risposta va ricercata nelle sue emozioni. Charles adora Maranello e, in cambio, dalla squadra e dai tifosi è venerato come un eroe. Anche nel suo caso, però, vincere un titolo rimane il sogno più grande. E lo stesso Leclerc ha già dichiarato che potrebbe arrivare un momento in cui dovrà agire egoisticamente. Ovvero smettere di credere nel progetto della Ferrari e trasferirsi altrove. Quel momento, per ora, non è però arrivato. La firma per più stagioni potrebbe di conseguenza rivelarsi un’arma a doppio taglio. Un’arma che potrebbe trasformare la fiducia in un azzardo che rischia di sprecare alcuni dei suoi anni migliori. Charles deve essersi concentrato solo sul bicchiere mezzo pieno, puntando tutto sul fatto che la Ferrari ricompensi la sua lealtà con l’introduzione del nuovo regolamento, nel 2026. Ciò è possibile, ma assolutamente non garantito. Se le cose non dovessero andare così, il rimpianto per Charles potrebbe rivelarsi enorme, dato che il monegasco ha declinato l’offerta di essere il successore di Lewis Hamilton alla Mercedes, o di sposare il progetto Aston Martin.

La domanda a questo punto è una sola. Per quanto ancora il duo più quotato del paddock sarà disposto a far prevalere il romanticismo sulla crescente sete di trofei?

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