Formula Uno

La nuova Ferrari vola a Imola e fa sognare i suoi tifosi

Gli aggiornamenti della SF-24 sembrano funzionare a meraviglia – Leclerc è il pilota più veloce nella giornata di venerdì, in apparente difficoltà invece Max Verstappen e la sua Red Bull
©Epa/Danilo Di Giovanni
Alex Isenburg
17.05.2024 18:45

Max Verstappen non è (più) invincibile. La vittoria di Sainz in Australia e, tanto più, quella di Norris a Miami sono degli indicatori precisi. In Florida - seppur sfavorito dalla safety car - l’olandese è stato battuto da un avversario e non dai suoi freni in fiamme come accadde a Melbourne. In Emilia-Romagna - dove si è tornati a correre dopo la tragica alluvione dell’anno scorso - il resto della griglia ci spera, eccome.

Il formato del weekend - non è un aspetto da sottovalutare - è quello classico. Niente sprint race, dunque. A differenza di quanto accaduto negli ultimi due Gran Premi - in Cina e Stati Uniti - i team hanno tre sessioni di prove libere a propria disposizione. Ciò significa che diverse scuderie hanno selezionato la tappa italiana per apportare e testare le proprie novità tecniche.

Evoluzioni costanti

C’è chi - come la McLaren - ha già aggiornato la propria vettura in maniera sostanziale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, c’è ancora del potenziale inespresso. Stando all’ingegnere di gara Will Joseph, la vettura si adatterebbe addirittura meglio al tracciato italiano. L’aggiornamento è maggiormente efficace nelle curve a velocità medio-alta, più presenti ad Imola rispetto a Miami. Oltretutto, questo fine settimana anche Oscar Piastri - già performante negli USA - potrà contare sulla versione completa della nuova vettura. L’evoluzione delle monoposto sarà, quindi, un fattore chiave e in questo senso sono grandi le aspettative nei confronti della Ferrari. La Rossa ha alimentato le aspettative dei propri tifosi portando un importante pacchetto di aggiornamenti. «Se facciamo tutto alla perfezione - ha affermato Leclerc - possiamo trionfare. Per me il primo posto è l’unica cosa che conta, è fantastico percepire una concreta possibilità di vittoria». Le novità per il monegasco sono legate anche a Bryan Bozzi - ingegnere di pista che ha sostituito Xavi Marcos - e al suo casco «tricolore»: «Imola per me è un po' come essere a casa».

Omaggi e rumors

A proposito di tributi, non stanno di certo mancando quelli rivolti ad Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, scomparsi drammaticamente proprio su questo circuito 30 anni or sono. Nella giornata di giovedì, Sebastian Vettel ha organizzato un’apposita corsa sul tracciato. Splendido, poi, il casco di Gasly, dedicato alla leggenda brasiliana. «Ho sempre ammirato il suo stile di corsa - ha dichiarato il francese - ma anche la persona che era, i suoi valori, il modo in cui teneva alla sua comunità. Si tratta di uno dei più grandi campioni del nostro sport, credo che fosse importante tributargli un omaggio, specialmente quest’anno».

Nel paddock non si placano, intanto, le voci attorno ad Adrian Newey e al suo futuro. L'ambito progettista britannico - che lascerà la Red Bull nel 2025 - ha espresso per la prima volta in maniera chiara la volontà di raggiungere una nuova squadra. «Lo sto prendendo seriamente in considerazione, potrei fare altri quattro o cinque anni con un altro team».

I risultati del venerdì

Durante la prima sessione di prove libere a dominare è stata la Ferrari, che ha fatto subito ben vedere con entrambi i piloti. Leclerc è stato il più rapido di tutti, mentre Carlos Sainz – che ha pagato 0.130 di ritardo – è giunto al 3. posto, tra i due si è inserito il britannico George Russell. Più attardata del solito, invece, è stata la Red Bull: Perez ha chiuso con il 4. tempo, appena davanti al proprio compagno di squadra Max Verstappen. Per quest’ultimo non sono state poche le complicazioni, decisamente inusuali, legate al bilanciamento della vettura. In particolare, hanno sorpreso i suoi errori – soprattutto in frenata nell’ultimo settore del circuito – che gli sono costati due uscite di strada. Il resto della top10 è stato completato da un ottimo Tsunoda, seguito dalla Mercedes di Lewis Hamilton e dalla coppia di McLaren. La prima Aston Martin è stata quella di Fernando Alonso, che ha chiuso al 10. rango. La sessione peraltro è stata caratterizzata da una bandiera rossa -  scattata dopo una ventina di minuti, in seguito a un problema tecnico della vettura di Albon - così come dalla presenza in pista di Oliver Bearman. Lui - già 7. nel suo debutto in Formula Uno con la Ferrari in Arabia Saudita - ha corso le FP1 con la Haas, al posto di Kevin Magnussen.

Nelle FP2 il danese è tornato abitualmente ad occupare il suo sedile, non andando oltre al 17. posto. Il più veloce è stato nuovamente Charles Leclerc, apparso decisamente a sua agio con la nuova versione della SF-24. Alle sue spalle è giunto Oscar Piastri, che con la sua McLaren ha pagato poco meno di due decimi di svantaggio. Nuovamente brillante Yuki Tsunoda, che ha addirittura migliorato il suo piazzamento delle FP1 giungendo terzo. Dietro il giapponese sono arrivati i due piloti della Mercedes, che hanno preceduto Sainz e il duo della Red Bull. Altre difficoltà, quindi, per «Super Max», che quest’oggi non è stato guidato dal muretto dal suo storico ingegnere di pista Gianpiero Lambiase, bensì da Tom Hart, «performance ingeneer» della scuderia di Milton Keynes. Domani, all’ora di pranzo, sono previste le prove libere 3 e successivamente ci saranno le qualifiche. L’unico «poleman» stagionale sin qui è stato lo stesso Max Verstappen, che nelle sei precedenti tappe ha sempre stabilito il giro più veloce.

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