La WWE ha licenziato Hulk Hogan

Il motivo? Il popolare wrestler si sarebbe macchiato di razzismo - Dove? In un sex tape
Red. Online
24.07.2015 21:19

NEW YORK - La WWE, la principale federazione di wrestling mondiale, ha licenziato negli scorsi giorni Terry Bollea, meglio noto come Hulk Hogan. Il popolare wrestler e personaggio televisivo è infatti al centro di un'accusa per aver ripetuto più volte la "N-word" ("negro" per "nero", in italiano, ma oltreoceano la connotazione negativa della prima è ancora più forte che alle nostre latitudini).

Lo avrebbe fatto durante un video porno casalingo (un cosiddetto "sex tape"), di cui però sarebbero disponibili solo delle trascrizioni nel quadro di un processo in cui Hogan è coinvolto in Florida contro la rivista "Gawker",a cui chiede 100 milioni di dollari per aver reso pubblico un altro sex tape (sempre con la stessa donna, Heather Clam, l'ex moglie del suo amico DJ Bubba "The Love Sponge" Clem).

Il sex tape contenente le frasi razziste non è noto al pubblico ed è agli atti del processo: per questo esistono le trascrizioni. Trascrizione che "cinque fonti indipendenti" hanno confermato ai giornali "National Enquirer" e "Radar Online", i primi a riportare la storia. In questo filmato Hogan ripeterebbe più volte "la parola con la N", per poi concludere: "Immagino che siamo tutti un po' razzisti".

Il wrestler, raggiunto dal magazine "People" venerdì, si è scusato: "Otto anni fa ho usato un linguaggio offensivo durante una conversazione. Non ci sono scuse per queste, e chiedo perdono per averlo fatto. Questo non sono io. Credo fermamente che ogni persona al mondo sia importante e non debba essere trattata diversamente in base a razza, genere, orientamento sessuale e credo religioso. Sono deluso con me stesso, per aver usato quel linguaggio offensivo e per essere stato inconsistente con ciò in cui credo". 

Scuse che però non sembrano essere bastate. Hogan è infatti stato licenziato dalla WWE, come una portavoce ha confermato al "Guardian" (anche se non ha saputo dire quale fosse la causa scatenante), e ogni riferimento a lui nella giornata di ieri è gradualmente sparito sul sito ufficiale dell'azienda. Parimenti, il suo merchandise.

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