L’Ambrì riparte a razzo e affossa gli Orsi in letargo

Daniel Manzato, terzo portiere del Berna, stava vivendo una stagione senza stress. Quasi una pensione anticipata. Allenamenti mattutini per tenersi in forma, partite sempre vissute dalla tribuna o in panchina, nessuna pressione. L’infortunio di Philip Wüthrich a fine ottobre lo ha messo in allarme, ma coach Tapola non ha mai pensato di affidarsi al veterano friburghese. Fino al 6’17’’ alla Gottardo Arena. Tanto è durato l’incubo leventinese di Adam Reideborn, estremo difensore svedese degli Orsi, trafitto tre volte da un Ambrì Piotta pronto e spietato. Ai biancoblù sono bastati cinque tiri per fare il vuoto, senza quasi forzare, sfruttando due regali dello stesso Reideborn e un errore del giovane difensore Louis Füllemann. Ospiti disastrosi, dunque. Ma leventinesi bravissimi a scrollarsi subito di dosso la pausa e a riprendere il discorso lasciato in sospeso il 4 novembre a Davos. Forecheck aggressivo, opportunismo, velocità nelle ripartenze e tanta voglia di divertirsi e divertire.

Capitan Bürgler e compagni hanno messo le cose in chiaro nel primo tempo, chiuso tra gli applausi convinti del pubblico. Nel periodo centrale i padroni di casa hanno di nuovo imperversato in contropiede, con gli scatenati Pestoni e Formenton a firmare entrambi una doppietta. Un paio di distrazioni hanno permesso al Berna di rientrare sul 5-2 prima del secondo intervallo, ma i tre punti non sono mai stati in pericolo in una terza frazione controllata in modo autorevole. Con il sesto successo di fila, la squadra di Cereda supera gli stessi Orsi, salendo al quarto rango. Una posizione da difendere stasera a Porrentruy contro l’Ajoie, in una traferta non priva di insidie.

Premiato come migliore in pista, Alex Formenton sta visibilmente crescendo: «Mi sento bene, faccio passi avanti ad ogni partita», dice il canadese, per poi soffermarsi sulla prestazione della squadra: «Era importante ritrovare subito le buone sensazioni che avevamo prima della sosta per le nazionali e ci siamo riusciti sin dai primi minuti. Siamo partiti a tutto gas, mettendo gli avversari in difficoltà con il nostro forecheck e capitalizzando i loro errori. Ha vinto la squadra che ha lavorato di più. Quando il Berna ha provato a rifarsi sotto, non ci siamo scomposti. Abbiamo tenuto il piede sull’acceleratore, gestendo il vantaggio fino in fondo».