Calcio

Lo sguardo turbato alla Coppa Svizzera

Il Lugano affonda a Losanna, nell'ultimo appuntamento prima della semifinale contro il Lucerna - Amdouni fa il fenomeno, sotto gli occhi degli osservatori turchi che vorrebbero sfilarlo alla Svizzera, mentre le seconde linee bianconere falliscono - Ma Croci-Torti assicura: «Giovedì sarà un’altra storia»
© KEYSTONE / SALVATORE DI NOLFI
Massimo Solari
18.04.2022 21:48

Alla fine, i piccoli tifosi del Losanna accorsi alla Tuilière per Pasquetta hanno trovato ciò che bramavano. Decine e decine di uova di cioccolato, nascoste per loro tra i seggiolini dello stadio dalla società vodese. Molto meno minuzioso e convinto è invece stato il Lugano. Che ha cercato la motivazione, la precisione e pure quel minimo di creatività necessaria per sorprendere l’ultima forza della Super League. Senza successo. E così, per il secondo weekend di fila e di nuovo nel peggiore dei modi, i bianconeri sono rimasti a mani vuote. Storditi dai colpi sferrati da un avversario semplicemente più determinato. Il problema? Beh, la brutta sconfitta esterna con i vodesi - per quanto antipaticamente preventivabile - è caduta a un amen dalla semifinale di Coppa di Svizzera. La partita dell’anno, in programma giovedì in un Cornaredo riempito in ogni ordine di posto. «Ma quella contro il Lucerna sarà un’altra partita» assicura Mattia Croci-Torti. L’allenatore del Lugano, logicamente, predica calma. «InCoppa serviranno gli occhi della tigre. E posso garantirvi che i miei giocatori li avranno. No, non sbaglieremo l’incontro».

«Alcuni non all’altezza»

A Losanna, dicevamo, non è stato assolutamente il caso. E il motivo è presto spiegato. Pure dal tecnico ticinese: «Chi doveva dimostrare di essere pronto, sfruttando la chance accordatagli, non è stato all’altezza. Ed è giusto fare delle riflessioni». Parole chiare, per gente come Aliseda, Haile-Selassie, o ancora Valenzuela e Hajrizi. Insufficienti e, forse ancor più preoccupante, incapaci di cogliere l’importanza della gara. Per loro, per il futuro in bianconero. A riprova, al contrario, dell’indispensabilità dei vari Bottani, Lovric, Ziegler e Maric. «Comunque non guarderei troppo alla difesa» osserva Croci-Torti. «È in attacco che siamo mancati completamente. Con la palla e sul piano della qualità. Per settanta minuti, di conseguenza, non ne abbiamo combinata una giusta».

Attento, caro Pierluigi Tami

A pesare sull’economia del match, come una settimana fa contro il Sion, è stato il primo tempo. «Sono mancate attenzione e cattiveria» ammette ilCrus: «E i padroni di casa, quasi senza volerlo, si sono trovati avanti di due reti». La seconda delle quali, tra l’altro, di rara bellezza. A realizzarla è stato Zeki Amdouni, 21 anni, e stella della under rossocrociata guidata da Mauro Lustrinelli. Tutti lo vogliono, tutti lo osservano. La selezione maggiore, certo, ma altresì la federazione tunisina (interessata per via del sangue materno) e soprattutto quella turca (come il passaporto del papà), ieri presente allo stadio con due osservatori tutti appunti, video e telefonate. A ridosso della pausa l’attaccante dei vodesi ha scavato il margine necessario per tenere a distanza di sicurezza un indecifrabile Lugano, prima di chiudere i conti dal dischetto con invidiabile lucidità. Già, quella mancata totalmente ai bianconeri nei 45 minuti iniziali.

Il capitano rimane?

In casa bianconera, però, l’analisi non vuole lasciare spazio agli allarmismi. E dopo all’allenatore, tocca al capitano gettare acqua sul fuoco. «La Coppa non ha nulla a vedere con il campionato. Parliamo di dinamiche diverse» sottolinea Jonathan Sabbatini. Il leader del Lugano - che proprio nelle scorse ore sembrerebbe aver trovato un accordo biennale con la società - giovedì non ci sarà, poiché squalificato. «Piangerci addosso non serve. Oltretutto, non ho visto l’atteggiamento forse sbagliato di settimana scorsa. La controprestazione con il Losanna, semmai, deve servire da lezione in prospettiva. Si sono resi necessari tanti cambi e, obiettivamente, si è notato come i meccanismi tra i vecchietti della rosa rimangono cruciali. Una volta di più, poi, è emerso quanto contino i dettagli in Super League. Bastano alcuni episodi, come un gran gol o una deviazione sfortunata, per tagliarti le gambe». Sarà. Intanto, mentre il Lugano lasciava l’orgoglio e la decenza calcistica in spogliatoio, il Lucerna festeggiava la clamorosa vittoria ottenuta contro il San Gallo, presunto imbattibile del 2022. Nessuno alla Swissporarena sembrerebbe essersi risparmiato. «Ma la battuta d’arresto con il Losanna, ve lo assicuro ancora una volta, non intaccherà la prova che offriremo giovedì» promette Mattia Croci-Torti.

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