Formula 1

E se tra i due litiganti papaya godesse Max Verstappen?

Questo weekend si corre di GP di Monte Carlo, dove è difficile superare - La McLaren vola, ma la rivalità tra Norris e Piastri potrebbe favorire l’olandese
Eccola la top 3 della classifica piloti: da sinistra Max Verstappen (Red Bull), Lando Norris (McLaren) e Oscar Piastri (McLaren). © AP/Shuji Kajiyama
Maddalena Buila
22.05.2025 23:30

Tra i due litiganti, il terzo gode. Massima incredibilmente inflazionata, ma estremamente veritiera. Parliamo di automobilismo, di Formula 1. Mondo in cui il detto in questione trova particolarmente spazio. Non è d’altronde un universo fatto di sorrisi e gentili cortesie, quello del Circus. Nemmeno tra compagni di squadra, per dire, ci si fanno favori. Chi vince il Mondiale è un solo pilota, dunque, per restare in tema di locuzioni sempreverdi, mors tua vita mea. Il campionato del 2025, per ora, parla proprio di questo. Di vantaggi personali giunti grazie a danni e sfortune altrui.

Un trio racchiuso in 24 punti

Lando Norris, Oscar Piastri e Max Verstappen. Sono questi i tre protagonisti della storia. I primi due guidano la McLaren, il terzo la Red Bull. Il britannico e l’australiano sono i piloti dell’auto più performante dell’anno. L’olandese ha sulle spalle anni di esperienza e quattro mondiali consecutivi. Ecco serviti gli ingredienti perfetti per una bella battaglia. Un duello che al momento vede racchiusi i tre sfidanti in appena 22 punti di distanza nella classifica piloti. Norris guida il trio con 146, lo tallona Norris a quota 133. Chiude il podio Verstappen con 124. Lo accennavamo poco sopra, il team papaya al momento è inarrestabile. La vettura della squadra di Woking è attaccata al suolo, caratteristica che le permette di volare. La macchina di Christian Horner, invece, è un pelino più capricciosa rispetto agli anni passati. Costruita per calzare a pennello alle necessità di Max (tanto è vero che chiunque altro la guidi non ne viene a capo), la RB21 convince fino ad un certo punto.

Senza una punta di diamante

E sin qui, verrebbe da pensare che le cose sono chiare. Se un’auto spadroneggia, per le altre non resta che mangiare la polvere. Ma attenzione. La McLaren ha una pecca. Non ha scelto il suo pilota di punta. Il team di Woking tratta i suoi pupilli in modo uguale, senza fare preferenze di alcun tipo. Lodevole, per l’amor di Dio. Ma al contempo controproducente. Senza una decisione chiara da parte della squadra rispetto a quale dei due piloti lotterà in prima linea per la conquista del Mondiale, si rischia di creare un cortocircuito. Sia Lando sia Oscar, infatti, vogliono imporsi. E ci mancherebbe altro. Avendo le auto più veloci, questo spesso li porta a battagliare tra loro. Conseguenza? Grande interesse e intrattenimento per il pubblico, frizioni e punti persi per la McLaren. Scegliere il primo pilota è infatti utile per i team per creare delle strategie trasparenti e degli ordini di scuderia che le seguono a menadito e contro cui nessuno si oppone. Andando nella direzione opposta, invece, Andrea Stella e i suoi prestano il fianco a situazioni poco piacevoli. Se Norris e Piastri si rubano punti a vicenda non ne trae vantaggio nessuno. Quanto meno non all’interno del box papaya. Al di fuori di esso, invece, c’è chi gongola. In primis, appunto, Max Verstappen.

L’olandese ha infatti le qualità necessarie - lo ha mostrato chiaramente a Imola con il sorpasso di classe sopraffina sull’australiano - per godere dei litigi del duo di Woking. Basta un piccolo errore da parte dei due attuali leader della classifica, per spianare la strada al campione della Red Bull. No, la paternità - come sostenevano alcuni - non ha distratto MadMax. Se possibile, al contrario, la piccola Lily lo ha caricato ancor di più. Se il Mondiale costruttori sembra parlare chiaramente di un bis papaya dopo quello del 2024, non si può affatto dire lo stesso per quello piloti. «Abbiamo fatto grandi passi avanti, a Imola mi sono sentito molto più a mio agio al volante e questo ci mette in una situazione più favorevole», le parole dell’olandese. E la McLaren trema. Per arginare Verstappen forse Stella e compagni farebbero bene a scegliere la loro di punta di diamante.

Leclerc non sogna, ma spera

A Monte Carlo, tra tutti, Charles Lecerlc è quello che spera maggiormente nel miracolo. Nella sua città natale, il monegasco sa che replicare la clamorosa vittoria di un anno fa sarà pressoché impossibile, ma per lo meno si augura che la Ferrari mostri altri buoni segni di ripresa dopo la prestazione tutto sommato soddisfacente di Imola. Il Cavallino è ancora lontano dalle prime posizioni, dunque non può di certo dirsi contento, ma spera in un risultato decente per questo weekend, attenendo poi i grandi cambiamenti che dovrebbero venire integrati in Spagna, la prossima settimana.

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