Formula Uno

Norris si conferma intrattabile, il titolo appare sempre più vicino

In Brasile, il leader del Mondiale è autore di un weekend perfetto: il distacco in classifica aumenta ulteriormente - Dietro di lui un brillante Antonelli, terzo posto invece per Verstappen, partito dalla pit lane e protagonista di un’incredibile rimonta
©Ap/Ettore Chiereguini
Alex Isenburg
09.11.2025 21:34

È stato un podio di tutto prestigio, quello ammirato al termine del Gran Premio di San Paolo. L’affascinante tracciato di Interlagos, come al solito, ha dato vita ad una gara appassionante, caratterizzata dalla vittoria - la seconda consecutiva - di Lando Norris e dal podio conquistato anche da Kimi Antonelli e Max Verstappen. Ed è una vittoria molto importante, quella raccolta dal leader del Mondiale, che a tre sole gare dal termine della stagione vanta 24 punti di margine nei confronti di Piastri (il compagno di scuderia, che oggi ha terminato al 5. rango).

La maturità del campione

Norris - da ormai diverse settimane a questa parte - ha cambiato marcia, elevando notevolmente il proprio rendimento. Il suo essere arruffone - intravisto durante la fase centrale della stagione - ha lasciato spazio a una versione di sé tremendamente più matura e i risultati, logicamente, hanno iniziato a premiarlo. E così - dopo la prestazione dominante andata in scena in Messico - il suo momento di grazia è proseguito anche in Brasile. Dapprima, imponendosi sabato, in occasione della sprint race. Poi, l’alfiere della McLaren - al termine di una prestazione autorevole e priva della benché minima sbavatura - ha saputo conquistare la posta piena anche nella gara domenicale.

Il britannico, durante le interviste finali di rito, si è espresso così: «Ho spinto al massimo per tutta la gara, che è stata davvero fantastica. La strada - ha detto, riferendosi al cammino verso la conquista del suo primo titolo iridato - non è più tanto lunga, ma tutto può cambiare molto rapidamente. Devo solo restare concentrato e ignorare tutto ciò che mi sta intorno».

Prestazione memorabile di Max

Ma, come accennato inizialmente, il GP brasiliano è stato altresì contraddistinto da altri due grandi protagonisti. In primis, Antonelli, autore del migliore fine settimana della carriera. Forte di una monoposto, la sua Mercedes, altamente competitiva sin dalle prime battute del venerdì, l’italiano è riuscito a chiudere al secondo posto, replicando il risultato ottenuto sabato nella sprint race.

Chi, invece, ha completamente stravolto il rendimento del giorno prima, è stato Max Verstappen. Il campione del mondo in carica, clamorosamente fuori dai giochi già in Q1 in qualifica, ha cambiato l’assetto della sua Red Bull, sostituendo peraltro l’intera Power Unit. Di conseguenza, il fenomeno olandese è stato costretto a iniziare il Gran Premio dalla pit lane. Un ostacolo che, però, si è dimostrato tutt’altro che insormontabile, per Super Max. Già, perché - nonostante una foratura che lo ha costretto ai box anzitempo - il quattro volte iridato ha inscenato una spettacolare e rabbiosa rimonta. Dopo 51 giri, ovvero a 20 dalla conclusione, ha perfino vestito i panni del leader della corsa, prima di doversi nuovamente fermare per montare un nuovo set di gomme soft, che lo hanno accompagnato nell’ultima fase del GP. Infine, come detto, è giunto terzo al traguardo. Un risultato che - di fronte al successo di Norris - rischia di tagliarlo definitivamente fuori dalla corsa per il Mondiale piloti. Ma la sua gara - che fa da eco alla vittoria dello scorso anno, sempre in Brasile, partendo dalla 17. posizione - resta una vera e propria prodezza.

Lo sconfitto del weekend

Può invece dirsi sconfitto, sotto ogni punto di vista, Oscar Piastri. Per carità, i 10 punti incamerati grazie al suo 5. posto finale non sono da buttare. Anzi, lui - visto quanto combinato al 6. giro - potrebbe tutto sommato ritenersi fortunato per l’esito del Gran Premio. Già reduce da un errore nella giornata di ieri, Piastri - nel momento in cui stava finendo il regime di Safety Car, innescato da un incidente di Bortoleto - ha attaccato in maniera scellerata Antonelli, carambolato a sua volta sulla vettura di Leclerc. La gara, per quest’ultimo, si è di fatto chiusa lì, mentre il pilota della McLaren è andato incontro a una penalità di 10 secondi.

È un episodio, questo, che non è frutto del caso, bensì del caos che regna, in questo momento, nella testa di Piastri. Aver scialacquato, nella classifica piloti, un vantaggio importante sul suo compagno di squadra pesa enormemente. Norris riesce a ottimizzare le performance della MCL39, mentre Piastri, ora, sembra sorpassato dagli eventi. Al termine della stagione mancano solo tre appuntamenti - Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi - ma le sorti del Mondiale potrebbero essere già state decise.

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