Tennis

Novak torna sul circuito e va a caccia di punti ATP

Dopo la partecipazione con Federer alla Laver Cup, Djokovic è volato a Tel Aviv e vuole assicurarsi il biglietto per le ATP Finals che si terranno a Torino dal 13 al 20 novembre – Wawrinka è ancora fermo per la lesione al ginocchio sinistro subita in semifinale a Metz
Raffaele Soldati
28.09.2022 22:20

Dal palcoscenico della 02 Arena di Londra, dove si era unito al Team Europe e a Roger Federer per offrire il suo contributo - non decisivo - alla Laver Cup, Novak Djokovic è volato a Tel Aviv. Per il serbo è iniziata una settimana importante, ma senza grandi riflettori. Torna sul circuito e cerca punti per la Race in un torneo «minore» della categoria ATP 250. Prima del fine settimana londinese, Novak è stato a lungo senza giocare partite vere. L’ultima era stata la finale di Wimbledon - il 10 luglio - vinta contro l’australiano Nick Kyrgios, che gli aveva regalato il 21.esimo titolo del Grande Slam. Poi ha saltato tutta la tournée americana compreso l’Open degli Stati Uniti. Il suo ranking ne ha risentito. Da una parte non ha ottenuto punti a Church Road - l’ATP non li aveva assegnati per il bando dei tennisti russi e bielorussi - , dall’altra è stato costretto a saltare gli appuntamenti negli Stati Uniti per la sua decisione di non vaccinarsi contro il coronavirus.

Prove di rilancio

«Devo trovare continuità», ha detto Djokovic dopo la Laver Cup nella quale ha offerto due ottime prestazioni nel primo singolare (contro Tiafoe) e nel doppio (con Berrettini), pagando poi un pesante tributo alla fatica nella sfida persa contro il canadese Felix Auger Aliassime. Il serbo, che pure ha dovuto fare i conti con un problema al polso, ha però ripreso ad allenarsi e così cercherà di rilanciarsi in una Race che attualmente lo vede al 15. posto. Il successo conquistato a Wimbledon gli garantirebbe la qualificazione diretta per le ATP Finals di Torino (13-20 novembre), a patto che riesca a restare tra i top 20 della Race. Ecco così spiegata la decisione di rilanciarsi sul circuito a caccia di preziosi punti ATP. Dopo Tel Aviv, il programma del serbo prevede l’ATP 500 del Kazakistan (3-9 ottobre) e il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il dilemma dei punti non è invece un problema per Rafael Nadal, che nella Race è saldamente al secondo posto dietro al connazionale Carlos Alcaraz e davanti al norvegese Casper Ruud e al greco Stefanos Tsitsipas, tutti già qualificati per Torino. Vicini al traguardo, ma non ancora certi della qualificazione, sono invece i russi Medvedev e Rublev, nonché Auger Aliassime e il polacco Hurkacz. Lo sfortunato Zverev, come noto, è fermo dalle semifinali del Roland Garros quando si era strappato i legamenti.

La sfortuna di Stan

Se da una parte c’è la caccia ai punti per le posizioni di vertice, dall’altra c’è chi è invece impegnato a risalire la china in un ranking che un tempo l’aveva visto addirittura al numero 3. Parliamo di Stan Wawrinka, reduce da una buona settimana a Metz, purtroppo conclusa con un ennesimo infortunio. Il tennista di St. Barthélemy, che in Francia si è concesso il lusso di sconfiggere l’ex numero 1 Medvedev, ha realizzato uno straordinario exploit, a cui ha tra l’altro fatto seguito una vittoria sudata contro lo svedese Mikael Ymer con tanto di qualificazione alla semifinale. Poi, la sfida contro il kazako Alexander Bublik è durata appena 17 minuti per una lesione al tendine del ginocchio sinistro. Una nuova pausa con la conseguente rinuncia al torneo di Sofia, in cui avrebbe dovuto esordire in questi giorni contro l’italiano Fabio Fognini. Niente da fare. La speranza di Stan è ora quella di riprendersi per gli Swiss Indoors di Basilea (22-30 ottobre), ma le probabilità sono minime. E la consolazione di aver guadagnato quasi 100 posti nel ranking ATP (da 284 a 192) lo consola fino a un certo punto.

Nuovi festeggiamenti

A Basilea, dove sono già annunciati nuovi festeggiamenti per l’addio al tennis di Roger Federer, c’è molta attesa anche per la partecipazione di altissima qualità. Tra i protagonisti di primo piano ci saranno infatti Carlos Alcaraz (ATP 1) e Casper Ruud (ATP 3), ma anche l’australiano Nick Kygios (ATP 20).