Hockey

Ora Benji para coi lupi e non teme la concorrenza

Conz dovrebbe tornare in pista contro l’Ajoie - Lo stemma del Giura trova spazio sul suo casco, in compagnia di un branco di belve e di una persona speciale
Fernando Lavezzo
23.09.2022 06:00

Benjamin Conz non è molto attivo su Instagram. In tre anni ha pubblicato solo sette immagini, tre delle quali per mostrare le sue maschere nuove fiammanti. Ieri ha presentato quella per la stagione appena iniziata: blu dominante, lupi famelici disegnati sui due lati, il numero 1 sul mento e il logo dell’HCAP ripreso in più punti. Sul retro del casco, come da tradizione, c’è anche la fotografia in bianco e nero di Brian Grasser, l’addetto al materiale dell’Ambrì Piotta. «La cosa è cominciata per caso quattro anni fa, alla mia seconda stagione in Leventina», racconta Benjamin, fresco 31.enne. «Ridendo e scherzando, Brian mi disse di mettere la sua faccia sulla mia maschera e così l’ho accontentato. Da allora, non ho più smesso di farlo. Trovo che sia un modo simpatico per rendergli omaggio e per ringraziarlo del suo lavoro».

L’altro elemento costante, sui caschi di Benji, è lo stemma diviso a metà tra il Canton Ticino e il suo Canton Giura. Venerdì sera, in una insospettabile sfida d’alta classifica con l’Ajoie, i biancoblù saranno di scena proprio a Porrentruy, a pochi minuti da «casa Conz»: «Sfidare la squadra della mia regione è stato molto speciale lo scorso anno, soprattutto la prima volta, perché era una cosa nuova. Ora, però, l’Ajoie è un avversario come tutti gli altri. Ovviamente mi fa sempre piacere giocare davanti alla mia famiglia e ai vecchi amici, visto che durante il campionato non ho molte occasioni di tornare a trovarli. In pista ci saranno tante persone a me care. I miei genitori non sono dei fedelissimi del club locale, poiché negli anni sono stati impegnati a tifare per me e mio fratello Florian (ex attaccante del Losanna, ndr.). Andare a vedere pure l’Ajoie sarebbe stato davvero troppo per loro. Mio papà è comunque un simpatizzante del club giurassiano. Si informa, guarda i filmati, ma non è un abbonato».

Pensieri estivi

Dopo l’ottimo esordio di settimana scorsa a Friburgo, Conz ha vissuto le ultime due partite casalinghe in panchina per fare spazio a Janne Juvonen. Ora dovrebbe nuovamente toccare al portiere romando: «Sto vivendo questa concorrenza con la serenità di sempre», ci dice Benji. «Anche negli scorsi anni lo staff tecnico ha spesso puntato sull’alternanza tra i pali. Durante l’estate, dopo la conferma di Juvonen, mi sono chiesto quale fosse l’idea del club nei miei confronti. Abbiamo avuto una piacevole discussione, ho avvertito la fiducia di Paolo Duca e Luca Cereda e sono andato avanti senza pensieri negativi. Ho vissuto una preparazione molto positiva, mi sono ripreso bene dall’infortunio della scorsa stagione. Quando l’Ambrì ha messo sotto contratto un settimo straniero, non ho pensato troppo al fatto che il suo arrivo mi avrebbe dato più opportunità di giocare. Devo comunque dimostrare di meritarmi un posto. Semplicemente, credo che avere un import in più sia un’ottima cosa per tutta la squadra, considerando che gli infortuni sono sempre in agguato e possono complicare parecchio le cose. Lo si è visto lo scorso anno».

Vecchie conoscenze

A Porrentruy, Benjamin incontrerà il suo ex collega-rivale e soprattutto amico Damiano Ciaccio, adesso in forza all’Ajoie. Anche lui, come Conz, ha giocato al debutto (sconfitta per 1-0 con il Lugano) per poi assistere dalla panchina ai successi su Friburgo e Langnau con Tim Wolf titolare. «Ci siamo sentiti qualche giorno fa e probabilmente gli scriverò prima del match per sapere se giocherà. In ogni caso, ci vedremo di sicuro dopo la gara per chiacchierare. Con Damiano ad Ambrì ho trascorso tanti bei momenti».

Nell’Ajoie c’è un’altra vecchia conoscenza di Conz: Petteri Nummelin, assistente allenatore dei giurassiani. «Abbiamo giocato insieme nel Lugano, stagione 2011-12. Io avevo 20 anni, lui quasi 40. Nonostante l’età, era ancora un difensore incredibile, con una visione di gioco eccezionale. Da piccolo era uno dei miei idoli. In spogliatoio era molto simpatico, anche con noi giovani. Veniva spesso a parlarmi. La prima volta che lo vidi mi impressionarono i suoi polpacci enormi, tipo quelli di Roberto Carlos e Shaqiri. Si direbbe che nell’Ajoie si sia inserito benissimo. I giurassiani sono partiti alla grande, giocando un hockey difensivamente solido. Non so in quanti avrebbero scommesso di trovare noi e loro nelle prime tre posizioni dopo tre giornate. Sarà una sfida complicata, ma anche noi abbiamo vissuto un inizio molto positivo e non vogliamo fermarci. Ogni sera scendiamo in pista con l’idea di vincere, quindi saremo concentrati come lo siamo stati nei primi tre incontri. Di certo non commetteremo l’errore di sottovalutarli».

Risate assicurate

In casa biancoblù si respira tanto entusiasmo. I ben informati, però, ci dicono che McMillan sia stato scalzato dal trono di «ragazzo più divertente dello spogliatoio» dal nuovo arrivato Shore. Benji conferma l’indiscrezione? «Beh, abbiamo tanta gente simpatica e l’ambiente è bellissimo. Diciamo che Brandon è un po’ il ‘‘clown’’ del gruppo e che Nick è diventato la sua spalla ideale».

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