Challenge League

Riparte la rincorsa del Bellinzona: «Dobbiamo svoltare subito»

Il campionato dei granata, e l'inseguimento alla promozione, riprende dal match casalingo con l’Yverdon - Sergio Cortelezzi: «Occorrerà più equilibrio»
Per il bomber uruguaiano già 5 reti in stagione. © KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Massimo Solari
27.01.2023 20:21

Ancora in un limbo. Dopo aver atteso, per settimane e settimane, il nome del nuovo condottiero. No, il Bellinzona non può dirsi al di fuori del guado. Non a fronte dell’attuale classifica di Challenge League, dalla quale riparte la rincorsa dei granata. A separare i sopracenerini dal secondo posto, per dire, sono 11 punti. Già, gli stessi che dividono l’ACB dal fanalino di coda Neuchâtel Xamax. «Perciò dobbiamo affrontare la seconda parte della stagione con due bussole: da un lato il coraggio, per continuare a inseguire l’obiettivo promozione, dall’altro l’attenzione, perché in un torneo così equilibrato non esistono weekend facili». A parlare è Sergio Cortelezzi, leader della sesta forza della lega cadetta. «Al termine del campionato mancano 18 turni. Tanti. Il Bellinzona però non ha tempo da perdere. Considerata la nostra situazione in graduatoria, la svolta dovrà essere immediata».

L’attaccante granata mostra insomma la via in vista del match casalingo di domenica, contro l’Yverdon. «Il fatto di affrontare una concorrente diretta per uno dei primi tre posti è un bene. Un successo, oltre a caricarci, ci permetterebbe di accorciare subito le distanze». E per il «Pata» sarà una sfida speciale. «Dopo aver saltato per infortunio i primi due incroci, sfiderò finalmente la mia ex squadra. E con essa tanti vecchi compagni e amici». Cortelezzi contribuì a suon di reti alla promozione in Challenge League dell’Yverdon. «Sì, sul piano contabile andò molto bene. Anche se si trattò di un’esperienza complicata sul piano personale. A segnare la stagione 2020-21, d’altronde, fu la pandemia. Con tutti i suoi risvolti negativi anche per il nostro lavoro. Il club vodese, però, ci fu molto vicino. Non a caso ho grande stima per questa società». Urca. E in caso di gol al Comunale, dunque, che si fa? «Per rispetto, credo che non esulterei» afferma senza scomporsi Cortelezzi.

A contare, va da sé, saranno i festeggiamenti finali del Bellinzona, reduce dall’ennesimo cambio in panchina. «Ma non significa ripartire da zero» tiene a precisare il bomber uruguaiano. «Il calcio è sempre lo stesso. Semmai è una questione di accenti, quelli del nuovo mister, che sta a noi trasformare in armi». Ecco, appunto: su cosa ha puntato in questi pochi giorni Stefano Maccoppi? «Parliamo di un profilo con un passato importante da giocatore. Un bagaglio, questo, che nello spogliatoio si è tradotto in tranquillità. Sì, Maccoppi ha voluto trasmetterci tanta tranquillità, cercando di sgravarci dalla responsabilità che inevitabilmente avvolge chi va in campo». Rinforzatosi nelle ultime ore con tre pedine - il terzino Dixon e i centrocampisti Durrer (in prestito dal Lugano) e Schétino -, il Bellinzona dovrà in ogni caso fare tesoro del girone d’andata. Un girone dolceamaro, contraddistinto da prestazioni troppo altalenanti e da un numero eccessivo di reti subite. «In rosa abbiamo tanta qualità, sia offensiva, sia difensiva» commenta al proposito Cortelezzi. Per poi ammettere: «Purtroppo, nelle prime 18 giornate sono mancati i giusti equilibri. Come pure qualche automatismo in retrovia. Di qui il lavoro svolto in questi giorni per conferire maggiore compattezza all’undici che andrà in campo». Già, si riparte. E il Bellinzona non ha quasi diritto all’errore.

Correlati
Al Comunale è già tempo di Carnevale
A Bellinzona, dopo due anni di assenza a causa della pandemia, manca ormai solo un mese all’atteso ritorno del Rabadan, ma le carnevalate sono già iniziate: basti pensare al siluramento di Baldo Raineri