Basket

SAM, partenza falsa: «Approccio sbagliato, non eravamo pronti»

Robbi Gubitosa commenta la secca sconfitta in gara-1 della finale contro l'Olympic Friburgo: «Forse ci ha tradito l'emozione, di sicuro la loro difesa ci ha fatto male»
La delusione di Robbi Gubitosa- © CdT/Chiara Zocchetti
Fernando Lavezzo
03.06.2023 20:37

In finale sono arrivate le due squadre migliori, ma in gara-1 se n’è vista soltanto una: l’Olympic Friburgo. «Non eravamo pronti», dice Robbi Gubitosa, coach della SAM Massagno. In una palestra di Nosedo «sold out», la sua squadra ha completamente mancato l’entrata in materia. Dopo 5 minuti i biancorossi erano già sotto 5 a 21, travolti dagli eventi e da un avversario spietato, capace di piazzare un clamoroso 0-18 dopo l’iniziale 5-3 massagnese. Un parziale letale, costruito sulle numerose palle perse dai padroni di casa (6 nei primi 5 minuti!), nervosi e fallosi ad immagine di Marko Mladjan, a cui il terzo fallo è stato fischiato già al 4’50’’. La Spinelli non ha mai giocato collettivamente, intestardendosi in azioni individuali puntualmente murate dalla difesa ospite. La squadra di Aleksic ha invece mosso gambe e palla, trovando spesso il canestro facile in contropiede o sulle numerose seconde chance concesse dalla SAM, tenuta a galla dal solo Bogues (11 punti nel primo quarto). In entrata di seconda frazione, i massagnesi hanno avuto un sussulto con le «triple» di Williams e Zoccoletti, arrivando a -7 (24-31), ma l’Olympic ha subito ripreso slancio arrivando fino a +22 (30-52). Un margine poi gestito senza il minimo affanno. «Friburgo, al contrario di noi, ha cinque giocatori in panchina che possono mantenere alta l’intensità difensiva», spiega Gubitosa. «Con alcuni cambi, ci hanno rapidamente rispediti indietro».

Imparare dagli errori

Dei suoi 108 punti, il Friburgo ne ha trovati 30 in contropiede, 29 da palle perse (14 dei quali nei primi 10 minuti!) e 19 da seconde chance. «Non abbiamo avuto il giusto approccio, all'inizio non eravamo presenti né fisicamente, né mentalmente», torna a ripetere Gubitosa. «Troppi palloni persi, troppi contropiedi concessi, troppi rimbalzi in attacco regalati. Tutto il contrario di quello che andava fatto. Non so se ci ha giocato contro l’emozione, sicuramente l’intensità difensiva di Friburgo ci ha fatto male. Non ci hanno lasciato giocare come volevamo. Ora, però, guardiamo avanti. È solo gara-1, martedì giocheremo di nuovo in casa e cercheremo di correggere ciò che non ha funzionato. Ce la giochiamo, sperando di trovare un Olympic un po’ meno efficace».

Nonostante la batosta, il capitano Daniel Andjelkovic non si arrende: «Ci hanno condizionato le palle perse e i rimbalzi in attacco concessi. Sono sostanzialmente queste le due voci che hanno portato Friburgo alla vittoria. Dobbiamo trovare una soluzione, perché così l’Olympic è dominante. Dagli errori si impara e peggio non possiamo fare. Dobbiamo reagire e siamo in grado di farlo».

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