«Sarebbe servito un miracolo per battere il San Gallo»

«Ho scelto volontariamente di giocare il primo tempo nella porta vicina a quella dei sostenitori del San Gallo» spiega Luca Calvaruso, capitano del Malcantone. Lo capiamo bene. Non capita certo tutti i giorni di parare a pochi metri da tifosi che cantano e saltano per tutti i novanta minuti. Specialmente per una squadra come quella rossonera, che milita in Seconda Lega Interregionale. «Quando ho visto che avevo perso il lancio della monetina - continua il portiere -, ho scelto quel lato del campo. Sapevo che il tifo mi avrebbe caricato. Giocare in ambienti simili è bellissimo, e ti motiva a dare il meglio». In effetti, i suoi interventi sono stati decisivi ai fini del risultato, che avrebbe potuto essere ben più pesante del 4-0 finale.
Un palo beffardo
Certo. Le quattro categorie di differenza tra le due compagini preannunciavano una chiara sentenza, che è stata confermata dal campo. «Per batterli penso sarebbe servito un miracolo – esclama Calvaruso –. Ma trovo che siamo stati autori di una buona prestazione e ci siamo divertiti». Gli svizzero-tedeschi hanno spinto fin dal primo minuto, nel tentativo di mettere subito alle strette i rossoneri. Dopo aver aperto le marcature al quarto d’ora di gioco con Stevanovic, hanno messo a segno due reti in due minuti e hanno chiuso il primo tempo sul 3-0.
Senza più nulla da perdere, la tensione iniziale è allora scivolata via dalle gambe delle formazione malcantonese. Solo un palo a porta semi-vuota ha allora impedito a Marius Stan di realizzare il gol della bandiera, prima del definitivo 4-0 giunto su rigore al 92’. «Peccato, ci è mancato un pizzico di fortuna in più per realizzare una rete. Ma siamo contenti ugualmente. Ci portiamo a casa il fatto di essercela giocata contro una squadra che appartiene alla Super League».
«È una festa»
Se i tifosi biancoverdi - giunti al Centro Sportivo Comunale «Roque Maspoli» di Caslano con tre bus - hanno dato spettacolo, a rispondere presenti sono stati anche i ticinesi. Sì, il grande lavoro organizzativo ha funzionato, e la ricca buvette ha assicurato alla società dei discreti ricavi. «Fa senz’altro piacere avere tanto pubblico, per noi è una festa - esprime questa volta l’allenatore Omar Copelli -. Ma ne ero certo: già in campionato abbiamo una trentina di ragazzi che ci segue e si fa sempre sentire sugli spalti». Anche il tecnico è soddisfatto di quanto mostrato in campo dai suoi ragazzi: «Trovo che abbiamo fatto una bella figura. Certo, avremmo potuto evitare il rigore nei minuti di recupero, provocato un po’ ingenuamente. Ma anche loro hanno sciupato qualche buona occasione. In fin dei conti, trovo quindi che il risultato finale sia giusto».
Ora il campionato
Le sfide per il Malcantone non sono però finite. I rossoneri, infatti, sono neopromossi in Seconda Lega Interregionale e dovranno lottare per mantenere il loro posto in questa categoria. L’esordio è in programma sabato prossimo, nella tana del Buochs. «Certamente le indicazioni raccolte oggi sono più che positive. Mi è piaciuta l’attitudine dei ragazzi, che danno sempre il massimo. Ovviamente però si tratterà di partite molto diverse da quella contro il San Gallo. Sono sicuro che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni». Un pensiero condiviso anche dal capitano Calvaruso: «Sia noi giocatori, sia lo staff, siamo pronti per questa nuova esperienza. Siamo una squadra forte e lo dimostreremo. L’obiettivo per questa stagione? Stupire la gente».