Il caso

Troppi tifosi a Cornaredo, lo Zurigo verificherà i possibili errori

I problemi creati dai sostenitori ospiti nella tribuna sud - occupata oltre i limiti durante il match con il Lugano - saranno oggetto di un'analisi approfondita del club – «Ma molte altre società lodano il nostro lavoro in trasferta» tiene a precisare la società di Ancillo Canepa
La tribuna sud di Cornaredo, presa d'assalto dai tifosi dello Zurigo. ©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
26.02.2024 17:45

Il tema non smette di far discutere. Nel commentare quanto accaduto domenica durante Lugano-Zurigo, d'altronde, il CEO bianconero Martin Blaser non ha usato giri di parole. «Se la tribuna fosse crollata, avremmo registrato persone ferite, persino paralizzate. E in quanto vicepresidente del CdA e CEO, a fronte dello scenario peggiore avrei rischiato grosso. Non posso accettarlo». I tifosi zurighesi, lo ricordiamo, hanno occupato la tribuna provvisoria a sud di Cornaredo oltre il limite consentito. Quasi 1.400 persone a fronte delle 1.171 ammissibili. E ciò nonostante il tradizionale settore ospiti - a fianco - fosse stato previsto proprio per accogliere le unità in eccesso, rispetto al numero atteso in un primo momento. La partita ha rischiato di essere annullata già durante il primo tempo. Mentre il secondo è ripreso solo dopo aver convinto parte della tifoseria zurighese a spostarsi per l'appunto nello spicchio rimasto praticamente vuoto per 45 minuti.

«Vi sono delle regole da rispettare, ecco perché mi adopererò a fondo per fare luce sulla vicenda e le responsabilità in gioco» ha chiarito sempre Blaser. Già, ma chi ha sbagliato? I nove steward accreditati per l'occasione dallo Zurigo, chiamati a gestire e distribuire l'intenso traffico di tifosi accorsi in massa in Ticino? O l'FC Lugano - in quanto organizzatore dell'evento - e l'apparato di sicurezza istituito in vista del match? In attesa della conferenza dei club di Swiss Football League, in agenda mercoledì e al cui ordine del giorno è stata inserita pure la questione del tifo zurighese in trasferta, abbiamo chiesto una presa di posizione allo Zurigo. Ebbene, la risposta del club è stata interlocutoria. «Non riteniamo opportuna, al momento, una revisione mediatica degli incidenti avvenuti a Lugano. I fatti sono chiari: durante il primo tempo circa 150 persone di troppo occupavano i settori S1-S4 dello stadio Cornaredo. Grazie a un intenso dialogo con i tifosi presenti, condotto dai rappresentanti dell'FC Zurigo, è stato possibile ripristinare l'ordine all'inizio del secondo tempo». Sì, è andata così. Di qui la necessità di risalire alle origini del cortocircuito. Con le parti che hanno deciso di collaborare. «L'FC Zurigo - leggiamo - ha promesso all'FC Lugano una verifica dettagliata dei possibili errori nella gestione della fase di ammissione e dell'organizzazione del giorno della partita. Un'analisi, questa, che verrà svolta nelle prossime settimane». Bene.

Il club presieduto da Ancillo Canepa tiene ad ogni modo a fare un'ultima precisazione. «L'FC Zurigo desidera cogliere l'occasione per sottolineare che l'elevato numero di tifosi che accompagna il nostro club in tutta la Svizzera costituisce, innegabilmente, una sfida impegnativa. Tuttavia, riceviamo feedback positivi da molti altri club per quanto riguarda la gestione e la disponibilità al dialogo in trasferta. E in questo senso occorre chiarire perché ciò non sia avvenuto in occasione della partita di domenica a Lugano».

In questo articolo:
Correlati