Calcio

Un Bellinzona operaio scaccia la fatalità e conquista la Maladière di misura

Alla squadra di Manuel Benavente è bastata la rete ad inizio partita di Chacón per ritrovare i tre punti a Neuchâtel – Alessandro Iacobucci: «Contrariamente all’ultima partita a Baden, questa volta non siamo andati in blackout»
© CdT/Gabriele Putzu (archivio)
Giacomo Notari
09.02.2024 22:53

Sembrava la classica partita il cui epilogo era già scritto ancora prima che iniziasse. Un gol gestito per quasi novanta minuti, mancando le occasioni per mettersi ai ripari, e la beffa servita sullo scadere. Invece no.

A Neuchâtel l’ACB è stato più forte del destino. O meglio, il suo portiere Alessandro Iacobucci è stato più forte di Ben Seghir, ipnotizzato al 90’ quando la posizione per buttare la palla dentro era molto più che favorevole. «È stata una parata che ci voleva per portare il risultato a casa», ha accennato il portiere granata dopo la vittoria. Altroché.

Lezione imparata

Oltre all’intervento salva punti del suo estremo difensore, a fare la differenza per l’ACB è stato l’approccio con cui la squadra ha difeso il proprio vantaggio. Già, perché dopo la gran giocata di Samba che ha mandato in rete Chacón in avvio di partita (6’, 0-1), la parte difficile dell’incontro non faceva che iniziare per la squadra di Manuel Benavente.

Grazie ad un pressing intenso nella metà campo avversaria e ad uno spirito di sacrificio notevole in fase di non possesso, i pericoli dalle parti di Iacobucci si contano sulle dita di una mano. «Contrariamente alla partita di Baden, questa volta non siamo andati in blackout», ha spiegato il portiere granata. «Siamo un po’ sciocchi, poiché prestazioni del genere dimostrano che siamo capaci di ottenere sempre risultati migliori. Bisognerà farlo se vogliamo toglierci delle soddisfazioni e costruirci un futuro importante». Un discorso esigente e ambizioso nella notte in cui il Bellinzona è salito sul podio della Challenge League.

Stile riconoscibile

Tornando al campo, l’impressione data dai granata è stata anche quella di una squadra sempre più consapevole della propria identità di gioco. La volontà di andare a prendere l’avversario il più alto possibile è saltata agli occhi e, come in occasione della rete di Chacón, ha permesso al Bellinzona di crearsi situazioni da rete.

Quando lo Xamax – tutt’altro che brillante – è però riuscito ad installarsi nella metà campo dell’ACB, la sensazione di una certa vulerabilità si è un po’ fatta sentire. «È normale andare ogni tanto in difficoltà quando la nostra pressione viene ostacolata», ha osservato Iacobucci . «Questa è però la nostra squadra e il nostro gioco, e siamo bravi nel farlo. Ora dobbiamo migliorare nella gestione della palla, perché a volte ci addormentiamo». Un’osservazione che vale anche per le opportunità sotto porta verrebbe da dire, visto le ghiotte opportunità non trasformate da Samba (53, palo), Seiler (76’, parata) e Neelakandan (78’ traversa). Per questa volta può bastare. Non è detto che sia di nuovo il caso sabato al Comunale contro il Wil.

IL TABELLINO

Neuchâtel Xamax – Bellinzona 0-1 (0-1)

Reti: 6’ Chacón 0-1

Spettatori: 2.773

Arbitro: Désirée Grundbacher

Xamax: Guivarch; Athekame, Hajrovic, Winkler, Nsakala (81’ Balaruban); Hautier (64’ Del Toro), Abedini (64’ Saiz), Fatkic, Schwizer (80’ Ben Seghir); Bakayoko, Rapp.

Bellinzona: Iacobucci; Dixon, Rodrigues, Sauter, Mihajlovic; Seiler, Mahmoud, Chacón; Vishi (64’ Neelakandan), Pollero (68’ Benguche), Samba (75’ Sörensen).

Ammoniti: 27’ Mihajlovic, 41’ Abedini, 45’ Bakayoko, 47’ Vishi, 57’ Mahmoud, 64’ Hajrovic, 87’ Iacobucci, 91’ Neelakandan, 95’ Ben Seghir.

Note: Xamax senza Ouattara, Roth, Campos, Mujcic, Moulin (infortunati). Bellinzona senza Tosetti, Lamy (squalificati), Manis (non convocato). Al 52’ palo di Samba. Al 78’ traversa di Neelakandan.

LE PAGELLE

Iacobucci 5 La parata su Ben Seghir al 90esimo permette all’ACB di evitare la beffa. La sua squalifica contro il Wil potrebbe pesare.

Dixon 4.5 Sostituisce lo squalificato Lamy con personalità. Non sempre impeccabile in difesa, ma anche qualche inserimento interessante.

Rodrigues 4 Bakayoko non è Haaland, ma lui lo annulla comunque per novanta minuti. La coppia con Sauter sembra sempre più solida.

Sauter 4.5 Non sempre impeccabile nel primo tempo. Nella ripresa però, viene fuori da leader vero con qualche chiusura decisiva. 

Mihajlovic 4 Un po’ come Sauter commette qualche leggerezza nel primo tempo, ma quando si arriva nella fase calda dell’incontro da sicurezza.

Seiler 5 Riesce a creare qualcosa di interessante da praticamente ogni palla toccata. Peccato per il gol del 2-0 divorato ad un quarto d’ora dal termine.

Chacón 4.5 Al posto giusto al momento giusto per portare avanti l’ACB. Poi ottiene anche falli preziosi, senza emergere più di quel tanto.

Mahmoud 4 La sua presenza in mezzo al campo da equilibrio alla squadra. Come Iacobucci, mancherà parecchio alla prossima contro il Wil.

Vishi 3.5 Ritrova una maglia da titolare ma non sfrutta l’occasione. Poco in vista e spesso sprecone quando gli capita una palla giocabile.

Samba 5 Un Samba così è una notizia del quale l’ACB può rallegrarsi. Oltre al gran bell’assist, si vede quanto abbia preso fiducia nell’uno contro uno.

Pollero 4 La solita buona prova di sacrificio in fase di non possesso. In attacco gli arrivano però pochi palloni, e lui alla mezz’ora spreca una delle uniche opportunità.

Neelakandan 4 Entra con il risultato da difendere e non si risparmia in fase di non possesso. Sbaglia però un gol fatto andando a scheggiare la traversa.

Benguche s.v.

Sörensen s.v.

Manuel Benavente 5 Nonostante le assenze di Tosetti e Lamy la squadra conserva la propria identità e non si chiude esageratamente dopo il vantaggio.

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