Helsinki. Piccola metropoli di mare
Itinerario
Agosto-Settembre 2024
- 1°giorno Milano – Helsinki - Turku
- 2° giorno Turku
- 3° giorno Turku – Naantali – Tenuta Luhisaari – Raum
- 4° giorno Rauma
- 5° giorno Rauma – Noormarkuu
- 6° giorno Noormarkuu
- 7° girono Noormarkuu – Porvoo
- 8° giorno Porvoo – Helsinki
- 9° giorno Helsinki
- 10° giorno Helsinki – Milano
Durata del viaggio: 10 giorni
Operatore turistico: Organizzato in proprio
Helsinki è una piccola «metropoli» di mare con poco più di 600 mila abitanti, affacciata su una costa frastagliata, costellata da innumerevoli isole. Protagonista dell’architettura moderna, è definita la «città bianca del nord» per il colore chiaro del granito locale, utilizzato per l’edificazione dei suoi palazzi. È la capitale europea situata più a nord e mondialmente seconda solo a Reykjavik. Si affaccia sul golfo di Finlandia, che si allarga su centinaia di piccole isole nel Baltico. Tranquilla, acquatica, verde, poco inquinata, la capitale finlandese entusiasma gli amanti dell’architettura. Fondata nel 1550, per due secoli ha svolto un ruolo secondario, fino a quando i dominatori svedesi, per proteggere il paese dalla Russia, hanno costruito la fortezza di Suomelinna, collegando alcune isolette all’ingresso della baia di Helsinki. Queste installazioni militari non fermarono però l’esercito imperiale quando nel 1809 invase la Finlandia. Dopo la conquista, lo zar Alessandro I spostò la capitale da Turku a Helsinki, affinché fosse più vicina a San Pietroburgo e affidò l’edificazione di numerosi edifici all’architetto tedesco Johann Carl Ludwig Engel (1778-1840), che già si era distinto nella capitale russa di allora.
Il centro storico
L’ottocentesca architettura zarista contraddistingue ancora oggi il centro città. Man mano poi che il paese si avvicinava all’indipendenza, lungo le ampie vie di Helsinki, iniziarono a sorgere splendidi edifici in stile Liberty. Ma l’interprete per eccellenza dei valori culturali finlandesi – bellezza, semplicità e funzionalità – è Alvar Aalto. Il celebre architetto, che si laureò nel 1921, appena quattro anni dopo l’indipendenza del paese, è infatti considerato il padre dell’architettura e del design finlandesi. Anche gli attuali avveniristici progetti di studi d’architettura locali sembrano ancora ispirarsi alle radici moderniste del grande maestro.
Se si osserva la città dall’alto si vedono due edifici emergere su tutti gli altri: la cattedrale luterana e quella ortodossa. Entrambe risalenti all’epoca della dominazione zarista.
Quella luterana, un imponente edificio bianco in stile neoclassico preceduto da un’ampia scalinata, è uno dei simboli cittadini e domina piazza del Senato, centro istituzionale di Helsinki. Sull’ampia piazza si affacciano anche gli altri palazzi in stile neoclassico progettati da Engel: l’attuale sede del governo, l’edificio centrale dell’università, la sua biblioteca accanto. La somiglianza con San Pietroburgo è tale che durante la guerra fredda, quando la frontiera con l’Unione Sovietica era chiusa, i registi americani giravano in questa piazza le scene ambientate in Russia.
La vicina cattedrale ortodossa (Uspenski), edificata con mattoni rossi e con le cupole dorate a bulbo tipiche dell’est, contrasta con il bianco della sorella luterana. L’edificio è costruito su un isolotto collegato da un ponte e da una collina domina il porto e la piazza (Kauppatori), cuore pulsante della città, con numerose e animate bancarelle, che in estate offrono variopinti frutti di bosco. Affacciato sul lungofiume, sorge l’elegante mercato coperto edificato a fine Ottocento con mattoni rossi, bianchi e gialli. Valgono una breve visita i dintorni della cattedrale. L’isolotto di Katajanokka presenta infatti alcune vie d’inizio Novecento interamente edificate in Jugendstil, l’attuale ministero degli esteri progettato da Engel e un nuovo quartiere urbanizzato negli anni Settanta con interessanti architetture moderne caratterizzate dall’uso degli stessi materiali: i mattoni rossi.
I lunghi e stretti giardini dell’Esplanadi, delimitati a nord e a sud da due ampi viali su cui si affacciano eleganti palazzi di fine Ottocento-inizio Novecento, collegano il centro storico con la parte più moderna della città attraverso la Mannerheimintie, altra arteria vitale di Helsinki, dove a distanza di pochi minuti a piedi una dall’altra potrete scoprire alcune perle dell’architettura locale.
Architettura moderna
Iniziamo la nostra visita dalla Kampin Kappeli, la suggestiva Cappella del silenzio, con la sua forma a cupola alta 11,5 metri realizzata completamente in legno (abete, ontano e frassino), inaugurata nel 2012. Il piccolo spazio interno, molto caldo e intimo, induce alla meditazione. A poche centinaia di metri di distanza, su una piazza attorniata da edifici di epoche diverse, sorgono altre basse cupole che ricordano irregolari onde marine. I bambini ci giocano, gli studenti vi si siedono sopra a chiacchierare. Ma non sono fine a se stesse. Fanno parte di un modernissimo museo sotterraneo, illuminato dalla luce zenitale che si diffonde all’interno dai vetri delle cupole in superficie. Si tratta dell’Amos Rex, un centro espositivo di arte contemporanea inaugurato nel 2018. Frutto del recupero di un edificio degli anni Quaranta, che si affaccia sulla Mannerheimintie, nell’interrato sono stati ricavati spazi espositivi per oltre 2 mila metri quadrati, dall’architettura essenziale caratterizzata dal tetto ondulato sottostante le cupole che emergono sulla piazza. Un quarto d’ora a piedi, attraversando un quartiere con molti palazzi in stile Art Nouveau, ci separa da uno degli edifici più visitati della capitale: Temppeliaukio Church, una chiesa circolare, creata alla fine degli anni Sessanta scavando nella roccia. Le pareti interne sono in pietra viva. Le sovrasta un’ampia cupola rotonda in rame, sorretta da raggi di cemento armato, dai quali filtra la luce creando un’atmosfera molto intima.
Attraversiamo la Mennerheimintie per compiere un tuffo di un secolo all’indietro nel tempo e visitare la stazione centrale, uno dei migliori esempi cittadini di Art Nouveau. Torniamo sulla via principale lungo la quale si affacciano alcuni modernissimi edifici pubblici di grande pregio architettonico. Iniziamo dal Kiasma, l’imponente costruzione bianca e curvilinea progettata nel 1998 dall’architetto americano Steven Hall, che ospita il museo di arte contemporanea. A un centinaio di metri sorge un’altra opera di grande impatto, inaugurata nel 2018: la Helsinki Central Library Odi, a forma di nave, in vetro, acciaio e legno. Più che una biblioteca è un luogo di incontro multifunzionale, nato dal colloquio dei progettisti con la popolazione. Gli abitanti di Helsinki, così come i turisti, vi si recano non solo per la lettura, ma anche per lavorare, incontrarsi con amici, cucinare, seguire corsi, partecipare a riunioni, giocare a scacchi o ai videogiochi. Un ampio spazio è dedicato alle famiglie e ai bambini. Al secondo piano si trovano i libri, ordinati in bassi scaffali. Lo spazio interno è straordinario perché lo sguardo non incontra barriere. Eppure centinaia di persone svolgono attività diverse senza disturbarsi a vicenda: una magia!
Camminiamo per poche centinaia di metri ed ecco un altro capolavoro: il palazzo della musica, che ospita una sala con 1'700 posti (purtroppo non la si può visitare) e altre 5 più piccole. L’architettura sobria, con la facciata verde in rame, che dialoga con i prati che la circondano, mira a unificare l’ambiente – spiega il progettista – anziché competere con gli edifici attorno.
Poco oltre, sempre camminando lungo la Mannerheimintie, si incontra un’icona dell’architettura finlandese: il palazzo dei congressi progettato da Alvar Aalto e considerato una delle sue opere più importanti. Purtroppo durante la nostra visita a Helsinki era ancora in ristrutturazione. Abbiamo potuto solo ammirare la linearità e l’essenzialità degli esterni in granito bianco locale e marmo con i tetti in rame e alcuni elementi in legno di teak. L’architetto ha minuziosamente curato anche gli interni e disegnato il mobilio.
Abbiamo compensato la frustrazione di non aver potuto visitare gli interni del capolavoro del maestro finlandese cenando al Savoy, un ristorante, che si affaccia sull’Esplanadi, con interni e mobilio disegnati da Alvar Aalto.
Di fronte al palazzo dei congressi, edificio simbolo della città, tanto da intitolarlo Finlandia Talo (Casa di Finlandia), sorge il palazzo del parlamento in stile neoclassico realizzato negli anni Venti. Alvar Aalto, ancora giovanissimo, aveva partecipato senza successo al concorso architettonico per la realizzazione di questo edificio.
Altre esperienze
Un altro quarto d’ora di cammino passando per il teatro dell’opera del 1993, ci separa dallo Stadio Olimpico del 1952, dalla cui torre, alta oltre 70 metri, si può godere della migliore vista sulla città.
Spostandosi poi a piedi o in taxi verso est si raggiunge dapprima un parco con al centro un interessante monumento dedicato a un altro grande personaggio della storia culturale finlandese: il compositore Sibelius. Proseguendo quindi verso sud si raggiunge la spiaggia cittadina in sabbia fine, delimitata da un altro ampio parco che ospita un cimitero, per nulla lugubre, dove è piacevole passeggiare in un ambiente di pace e di tranquillità.
Due isole, due storie
Ci tuffiamo ora nel passato della storia finlandese, quando il paese apparteneva dapprima alla corona svedese e in seguito alla Russia zarista.
Un grazioso ponte in legno bianco collega la terra ferma all’isoletta di Seurasaari, dove sono stati trasportati e ricostruiti da tutta la Finlandia una novantina di edifici in legno del XVII, XVIII e XIX secolo: fattorie, residenze signorili, capanne di boscaioli, interi piccoli villaggi, mökki (i tipici cottage in legno utilizzati dai finlandesi per brevi soggiorni al lago o al mare), persino una piccola chiesa del Seicento. Una piacevole passeggiata di un paio d’ore permette di immergersi nella Finlandia del passato, ricostruita all’inizio del Novecento in questa graziosa isoletta da due studiosi di etnologia.
Alcune imbarcazioni salpano invece regolarmente dal porto di Helsinki alla volta di Suomelinna, l’isola fortezza con 6 chilometri di mura, costruita dagli svedesi nel 1748 per proteggere il paese dalla minaccia russa. Come abbiamo già notato, però, l’installazione militare si dimostrò tutt’altro che impenetrabile quando l’esercito dello zar conquistò la Finlandia nel 1809. Dal 1991 l’isola è Patrimonio dell’Unesco come testimonianza di architettura militare.
Per saperne di più
- Finlandia, Lonely Planet, Torino 2006
- Finlandia, Feltrinelli, Milano 2023
- Finlandia, Meridiani numero 114, Milano 2002/2003
- Finlandia, National Geographic, Milano 2022