Viaggio in treno viaggio sereno, soprattutto di notte
Sembravano in declino. Sono rinati. Parliamo dei treni notturni, un'alternativa (sostenibile) all'aereo per visitare l'Europa. Sostenibile e, verrebbe da dire, eccitante, come ha spiegato la CNN. Che ai treni in partenza poco prima di mezzanotte ha associato un certo senso di avventura e nostalgia. Sentimenti, questi, legati anche a numerosi film. Per tacere del piacere di addormentarsi nella cuccetta mentre si abbandona una città per svegliarsi, all'indomani, in un'altra stazione e in un Paese differente. Detto questo, il settore davvero è in crescita? E quali sono le prospettive per la Svizzera?
Fra domanda e difficoltà
Considerati, un tempo, vecchi e poco confortevoli, spesso scomodi fra rumori (anche dei compagni di viaggio) e scossoni, i treni notturni oggi stanno vivendo, appunto, una rinascita. Più o meno in tutta Europa, complice la cosiddetta vergogna di volare – Flygskam – impostasi dapprima in Scandinavia e, successivamente, nell'interno continente. Chi è attento al clima, insomma, sta privilegiando sempre di più scelte meno rapide ma più ecologiche. Riscoprendo, al contempo, la bellezza del viaggio rispetto alla meta.
I viaggi in treno a lunga distanza sono tornati a crescere dopo lo stop imposto dalla pandemia. Merito, in particolare, della rete Nightjet delle Ferrovie federali austriache, le ÖBB. Da un lato, sono stati ripristinati i principali collegamenti fra le città europee. Dall'altro, ne sono stati aggiunti di nuovi. Il risultato? Un trend decennale di decrescita, nel settore, è stato invertito. Lo dimostrano i nuovi treni, trentatré in totale, che inizieranno a essere impiegati a dicembre. Permetteranno, fra le altre cose, di prenotare cabine singole o doppie con doccia e toilette. Chi volesse maggiore privacy e silenzio, insomma, verrà accontentato. Anche le opzioni più economiche, mutuate dall'esperienza dei capsule hotel in Giappone, sembrano offrire un grado di comfort notevole.
Le difficoltà, uscendo dalla rete Nightjet – che beneficia di un forte sostegno statale – e pensando al resto dell'offerta, non mancano. C'è chi, come Francia, Italia e Svezia, sta riesaminando le operazioni notturne e, al contempo, ordinando treni per mantenere il passo delle ÖBB: l'Italia, in particolare, vorrebbe impiegare nuovi vagoni sulla tratta Milano-Sicilia, che include ovviamente anche il traghetto. E poi c'è chi, pensiamo a European Sleeper, ha avviato la rotta Bruxelles-Amsterdam-Berlino «solo» nel maggio del 2023. In ritardo rispetto ai piani originari, che prevedevano di cominciare il servizio nel 2022. L'azienda, tuttavia, non aveva fatto i conti con la giusta pianificazione degli orari e con la mancanza di carrozze adatte. Midnight Trains, invece, conta di (ri)portare il lusso sfrenato su rotaia. L'obiettivo è iniziare nel 2025: anche in questo caso, però, di ostacoli ce ne sono. E pure molti.
Zurigo? È il secondo hub
A oggi, dunque, solo Nightjet sembra poter sostenere la forte domanda di viaggi in treno notturni. A tutto beneficio, va da sé, delle ÖBB e dei suoi partner, fra cui le FFS. Da noi contattate, le Ferrovie federali svizzere hanno confermato il trend, positivo, del settore. Una manna per il nostro Paese. In passato, spiega la portavoce Sabine Baumgartner, «il numero di passeggeri sui treni notturni è rimasto costante per molti anni e in alcuni casi è addirittura diminuito». Nel 2019, al contrario, «si è verificata un'inversione di tendenza, con un aumento della domanda del 25% del numero di passeggeri rispetto al 2018 senza alcun adeguamento dell'offerta. Gli anni della pandemia 2020 e 2021 hanno poi portato a un forte calo del numero di passeggeri; i treni notturni non hanno potuto circolare per diversi mesi a causa delle restrizioni ai viaggi. Nel 2022, 500 mila persone hanno viaggiato da e verso la Svizzera con il treno notturno. Anche il 2023 si sta sviluppando in maniera molto favorevole. I passeggeri dei treni notturni rappresentano circa il 5% dei nostri viaggiatori transfrontalieri».
Le FFS, fronte marketing, credono molto nella rete Nightjet. E non si fanno problemi a sponsorizzarla, anzi. «Zurigo – prosegue la nostra interlocutrice – è il secondo hub più importante per i treni notturni in Europa dopo Vienna. Dalla Svizzera, con un treno notturno, è possibile raggiungere Amsterdam, Berlino, Amburgo, Colonia, Lipsia, Dresda, Praga, Graz, Vienna, Budapest, Lubiana e Zagabria». Una panoramica della rete di treni notturni è disponibile qui, volendo. «Negli ultimi anni abbiamo ampliato la nostra rete di treni notturni. Abbiamo introdotto il treno notturno per Amsterdam con il cambio di orario nel dicembre 2021 e ampliato il servizio per Berlino, Amburgo e Praga con il cambio di orario nel dicembre 2022. Insieme alle ferrovie partner, stiamo lavorando per ampliare ulteriormente l'offerta transfrontaliera. È inoltre previsto che in futuro sia possibile raggiungere Roma e Barcellona in treno notturno. Ciò, tuttavia, presuppone che venga adottata la revisione della Legge sul CO2, che prevede il sostegno ai treni notturni».
Come funziona la partnership con ÖBB?
D'accordo, ma come funziona, nel concreto, la partnership con le ÖBB austriache e con la rete Nightjet? Di nuovo Baumgartner: «Le FFS gestiscono i treni notturni in collaborazione con ÖBB e altri partner. Per i servizi di treni notturni Nightjet, ad esempio, ÖBB acquista e gestisce i treni notturni e ne cura la manutenzione, consentendo di sfruttare le sinergie grazie alle economie di scala. L'esercizio dei treni notturni – personale, orari e via discorrendo – è invece gestito dalle varie compagnie ferroviarie nazionali coinvolte nella produzione. Questa cooperazione consente alle ferrovie coinvolte di sfruttare le sinergie e di risparmiare sui costi di produzione, utilizzo dei veicoli e commercializzazione dei servizi. I treni EuroNight sono gestiti insieme a noi e alle ferrovie partner di Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia».
Evidentemente, la scelta di un viaggio lento (e notturno) è legata sia ad aspetti più filosofici e goderecci sia, soprattutto, all'impatto climatico. Rispetto all'aereo, che certo copre le stesse distanze in tempi brevissimi, il beneficio in termini di emissioni è enorme. «I treni notturni sono al passo con i tempi e sono molto apprezzati dai nostri viaggiatori» conferma Baumgartner, spostando il discorso proprio sull'ecosostenibilità. «I treni notturni hanno un impatto positivo chiaramente dimostrabile sul clima, in quanto contribuiscono al passaggio da altri vettori di trasporto come l'aereo e l'automobile al treno. Ad esempio, un viaggio di andata e ritorno sul nuovo treno notturno da Zurigo a Praga, passando per Lipsia e Dresda, consente di risparmiare oltre 300 kg di CO2 per passeggero rispetto a un viaggio in aereo. Oltre al vantaggio ecologico, viaggiare in treno permette di risparmiare tempo e di essere già a destinazione nel centro città al mattino. Inoltre, viaggiando in treno notturno si risparmia pure una notte in albergo».
E la collaborazione con Swiss?
Dicevamo dell'aereo e degli aerei. Uscendo, in conclusione, dal discorso treni notturni, le FFS da anni collaborano con Swiss, la compagnia di bandiera, affinché i passeggeri usino il treno per recarsi agli aeroporti di Kloten e Ginevra. «Ma con la cosiddetta offerta SWISS Air Rail vorremmo incoraggiare anche i viaggiatori provenienti dall'estero, in aereo, a prendere il treno ancora più spesso per il loro viaggio successivo in Svizzera: gli Swiss Travel Pass sono già integrati nell'offerta. D'altra parte, per i passeggeri svizzeri che viaggiano da e verso la Svizzera dovrebbe essere ancora più conveniente prendere il treno invece dell'auto. L’offerta è stata accolta positivamente e abbiamo quindi aumentato gradualmente il numero di destinazioni collegate alla rete».