Il caso

40 o 50 mila franchi per discutere dell'arrocchino

Raggiunto il numero di firme necessarie per convocare una sessione straordinaria di Gran Consiglio, ora prenderà avvio la macchina organizzativa – Il presidente Fabio Schnellmann: «Con tutta probabilità si terrà lunedì 25 agosto, ma resta da trovare un posto»
©Gabriele Putzu
Red. Ticino&Svizzera
14.07.2025 17:13

Raggiunto il numero di firme necessarie per convocare una sessione straordinaria di Gran Consiglio per discutere del mini-arrocco approvato la scorsa settimana dal Governo, ora prenderà avvio la macchina organizzativa. Già domani  mattina, il presidente del Legislativo Fabio Schnellmann incontrerà i servizi del Gran Consiglio per cercare di individuare una data possibile per la sessione straordinaria. «I tempi sono molto stretti, ma con tutta probabilità – dice Schnellmann contattato dal CdT – la sessione si terrà lunedì 25 agosto, la prima data utile». La Legge sul Gran Consiglio (LGC), all’articolo 114, precisa infatti che «le sedute sono tenute in giorni feriali, escluso il periodo dal 15 luglio al 15 agosto». Il primo lunedì disponibile dopo Ferragosto sarebbe il 18, «ma probabilmente molti saranno ancora in vacanza. Motivo per il quale siamo orientati a fissare la seduta il lunedì successivo, il 25 agosto».

Una sala inagibile

Fissato il quando, però, rimane un altro problema non da poco: il dove. Già, perché come spiega Schnellmann «la sala del Gran Consiglio non sarà agibile, dato che sono in corsi i lavori di restauro dell’affresco sul soffitto dell’aula. Di conseguenza, dovremo trovare un posto alternativo per ospitare i lavori del plenum». Sul tavolo, ci sono due opzioni: l’aula magna della Scuola arti e mestieri di Bellinzona e il Palazzo dei Congressi. Individuare una location alternativa, però, avrà un costo. «In totale, tra le spese logistiche e il gettone di presenza dei deputati, la spesa potrebbe aggirarsi tra i 40 e i 50 mila franchi. Ma molto dipenderà anche dal numero di parlamentari che effettivamente parteciperanno alla seduta».

Il nodo delle presenze

E proprio qui sta il nocciolo della questione, perché se non si presentasse un numero sufficiente di deputati, la sessione verrebbe annullata. «La LGC, all’articolo 119, parla chiaro: ‘‘Il Gran Consiglio può discutere e decidere solo se è presente la maggioranza assoluta dei suoi membri’’, ossia 46 deputati. Se quel giorno, i deputati fossero 45, la discussione non potrebbe avere luogo. Dovrei annullare la sessione e mandare tutti a casa». In occasione della sessione, annuncia infine il presidente, «oltre alla discussione politica sul mini-arrocco, il Governo potrebbe anche dare risposta alle interpellanze sul tema».

In questo articolo: