Il caso

Acqua potabile a Moleno e Preonzo: «Risolveremo definitivamente il problema»

Annunciata la realizzazione del progetto da 6,5 milioni di franchi che prevede l’interconnessione delle reti idriche nei due quartieri a nord e un ulteriore sistema di filtraggio – Mauro Minotti: «Nessun aumento dei costi»
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
06.12.2023 21:45

L’acqua potabile di Moleno e Preonzo è stata per diverso tempo un’osservata speciale. Basti pensare che in ben tre occasioni in meno di due mesi è stata dichiarata la sua non potabilità: il 28 agosto, il 22 settembre e il 21 ottobre. La causa? Forti precipitazioni che hanno portato a un intorbidimento delle riserve idriche. A fronte del problema e della preoccupazione crescente da parte degli abitanti, il Municipio di Bellinzona ha deciso di intervenire con un progetto da 6,5 milioni per il miglioramento dell’approvvigionamento idrico. Un intervento importante, studiato per evitare il ripetersi di simili circostanze, e presentato nella serata pubblica di martedì 5 dicembre a Preonzo.

Torbidità e forti piogge – La situazione dell’acqua potabile nei due quartieri a nord è particolare rispetto al resto del comprensorio: la captazione idrica dal riale è, al momento, l’unica possibilità di approvvigionamento. Quando ci sono precipitazioni violente, la risorsa idrica subisce un forte intorbidimento che rende inattuabile il processo di filtrazione tramite l’impianto esistente. Il problema si viene a creare se le precipitazioni durano per un lungo lasso di tempo. Il volume d’accumulo del serbatoio permette di erogare acqua potabile per un massimo di 30 ore. Se entro questo termine i valori idrici non rientrano nei limiti accettabili ci si trova costretti a immettere nel serbatoio l’acqua con valori di torbidità oltre il limite.

«C’è soddisfazione»

Serata che è andata molto bene, come spiega Mauro Minotti, municipale e capodicastero Sicurezza e servizi industriali che ha illustrato alla popolazione il nuovo progetto. «Era presente tanta gente, comprensibilmente, visto che questo è un tema sensibile e delicato. Abbiamo spiegato alle persone i motivi della non potabilità dell’acqua, anche a livello tecnico, e abbiamo risposto alle loro domande. Presentando poi la soluzione che è contenuta nel messaggio municipale licenziato il 6 dicembre». Una soluzione accolta positivamente dalla popolazione, rileva Minotti: «Abbiamo visto molta soddisfazione nelle persone presenti. Anche perché la soluzione proposta è pensata per essere duratura e risolvere definitivamente il problema. Non vogliamo più che capitino eventi simili».

Tempi e soluzioni

L’intervento previsto, con un costo preventivato sui 6,5 milioni di franchi, ed elaborato dall’Azienza Multiservizi Bellinzona (AMB), prevede la costruzione di un pozzo a Gnosca che, «con il suo tracciato si collegherà anche a Claro e poi continuerà fino a Preonzo. Si verrà così a creare un’interconnessione delle reti, sfruttando al meglio le risorse idriche già esistenti. In questo modo si risolverà in maniera duratura la problematica a Preonzo e Moleno». Naturalmente, per un intervento di tale portata sono anche da considerare i tempi: non sono lavori che si fanno dall’oggi al domani. «Le tempistiche sono più lunghe, c’è un iter burocratico da seguire con domande di costruzione, permessi, concorsi, lavori e via dicendo. Questo iter durerà circa due anni e mezzo o tre, ma abbiamo già iniziato con le domande e i permessi», precisa il capodicastero.

Un filtro in più

Come fare allora per scongiurare anche nell’immediato che si ripetano situazioni come quelle degli scorsi mesi? «Un’idea più rapida c’è e stiamo già lavorando per realizzarla». Questa soluzione, in attesa di veder realizzato il grande progetto, è la posa di un nuovo sistema di filtraggio: «Nei prossimi giorni verrà posato nell’acquedotto un filtro supplementare, utile se l’acqua dovesse tornare a intorbidirsi. Il filtro nuovo permetterà di trattare l’acqua con un grado di torbidità maggiore rispetto a quelli già esistenti. In questo modo avremo una maggiore schermatura protettiva, andando a ridurre i rischi di non potabilità. Si tratta di una misura da attuare nell’immediato che ha tranquillizzato gli abitanti».

Il prezzo al metro cubo

Un argomento che invece ha creato qualche preoccupazione nella popolazione è stato quello relativo ai costi. Il progetto, infatti, necessita di un importante investimento finanziario e il timore era che potessero aumentare, di riflesso, anche i costi dell’acqua. Timori ai quali Minotti ha dato subito una risposta: «La domanda è lecita ma posso dire che non ci saranno aumenti nel costo dell’acqua al metro cubo. L’opera, infatti, è sussidiata anche dal Cantone e noi disponiamo di riserve fatte apposta per sostenere progetti di questo tipo. La nostra intenzione è quella di non avere nessun aumento per il costo dell’acqua».

Elettricità e paesaggio

Ma non parliamo solo di acqua. Il nuovo progetto permetterà infatti anche di migliorare molto il collegamento alla rete elettrica a Preonzo e a Claro, come spiega il capodicastero: «Sfrutteremo il tracciato dei tubi dell’acquedotto per inserire anche cavi e fibre ottiche». Ma nemmeno il paesaggio verrà trascurato, assicura Minotti. In tutto questo progetto si terrà conto anche dell’estetica e del rispetto del paesaggio naturale, nonostante si vada a realizzare un’opera imponente. «A Gnosca abbiamo studiato il piano appositamente per realizzare il nuovo pozzo interrato e non deturpare il territorio. È una soluzione poco invasiva e abbiamo cercato di mascherarla il più possibile».

L’interpellanza

Il tema relativo alla potabilità era già stato sollevato nell’interpellanza della consigliera comunale Manuela Genetelli (Lega-UDC), che abita proprio a Preonzo, con un titolo molto chiaro: «Acqua potabile, cittadini di serie A e cittadini di serie B?». Il riferimento è ai quartieri periferici della città. Secondo Genetelli, si vive «in una perenne situazione di ansia per la preoccupazione della qualità dell’acqua che esce dai rubinetti». La Città ha precisato che «non esistono quartieri di seria A e B» e che «non è assolutamente vero che i quartieri periferici soffrono di minore considerazione. Anzi, semmai è vero il contrario». A questo proposito il Municipio cita gli investimenti che AMB ha fatto negli ultimi anni andati a beneficio proprio di questi quartieri.

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