Al Palacinema s’accende Lumen, largo a eventi con film d’autore

Al Palacinema di Locarno inizia l’era di «Lumen». Un nuovo corso diretto da Joel Fioroni - conosciuto dagli addetti ai lavori per la caratteristica programmazione nelle sale sottocenerine «Iride» e «Lux Art House» - basato sul coinvolgimento degli altri «inquilini» che abitano la casa della settima arte: dal CISA (Conservatorio internazionale di scienze audiovisive) alla Ticino film commission, passando per la RSI. «Ci saranno i classici titoli di cassetta, ma anche quelli d’autore», ha precisato il 34.enne nel corso della presentazione ufficiale di venerdì. Un’idea nata dalla volontà della società enjoy.swiss, che dall’inizio dell’avventura gestisce le attività rivolte al pubblico.
Sui grandi schermi dal 2017
Come spiegato dal socio amministratore, Michael Lämmler, «operiamo da molti anni nel settore dell’intrattenimento e del tempo libero e con questo progetto, che va avanti dal 2017, abbiamo potuto estendere la nostra missione anche alla gestione di proposte cinematografiche, in collaborazione con il gruppo Arena Cinemas e il suo straordinario fondatore, Edi Stöckli. È stata un’esperienza che ci ha fatto crescere e ora siamo pronti a compiere questo ulteriore passo».


Il 46.enne ha poi parlato della riorganizzazione in atto all’interno del gruppo, che ha portato «un inedito, entusiasmante impulso a questa iniziativa, grazie alla fiducia delle famiglie Fuchs e Breitschmid». Un’iniziativa che intende «abbinare proiezioni per qualsiasi tipo di spettatore alla ristorazione, senza dimenticare altri eventi di varia natura». Cambia il nome (con il sito www.lumenlocarno.ch), cambia il logo, che tra l’altro ora incorpora alcune delle famose “piastrine dorate” che avvolgono la parte alta dell’edificio - una firma architettonica caratteristica - e pure le carte fedeltà.
Importi assicurati
A proposito di queste ultime, come la mettiamo con le tessere usate finora? Lämmler ha espresso parole di rassicurazione: «Ci mancherebbe, gli importi saranno trasferiti su quelle attuali, man mano che i proprietari si presenteranno per godersi uno spettacolo». Elena Del Carlo, direttrice della Palacinema SA, ha confermato il pieno sostegno da parte del Consiglio d’amministrazione e della direzione: «Si tratta di una chance per la nostra istituzione».
Un’offerta completa
La 61.enne ha poi detto di apprezzare molto la denominazione, graficamente abbinata al rinfrescato marchio del ristorante «movie», dichiarando che «l’offerta, completata da pellicole meno commerciali che si aggiungono a quelle delle grandi produzioni, è molto attrattiva e rende possibile la condivisione di ulteriori partecipazioni di stampo interdisciplinare». Soddisfatto anche Marco Poloni, direttore del CISA: «Accogliamo con entusiasmo la nomina di un nostro ex allievo a responsabile di questa visione. Fioroni ha pure maturato una solida esperienza nel settore, con ottimi risultati, fra l’altro riprendendo una struttura inizialmente rilanciata dal nostro Conservatorio, quando ancora c’era il mio predecessore, Domenico Lucchini».
Il 63.enne ha poi ribadito che «in un’epoca segnata dal predominio delle piattaforme dedicate ai flussi video su richiesta, riportare i giovani sulle classiche “poltroncine” è un’impresa tutt’altro che scontata, che la figura appena entrata in squadra ha dimostrato di saper compiere».
Lunedì a 11 franchi
Una delle parole chiave è «sperimentazione» ed è certo che l’istituto di formazione entrerà in gioco. I contorni, tuttavia, sono ancora in fase di definizione, ha evidenziato il direttore. Sotto questo capitolo, però, rientrano gli appuntamenti del lunedì pomeriggio (alle 15.30 e anche in lingua originale sottotitolati), con l’ingresso ridotto a 11 franchi. Ma pure formule innovative come il pacchetto «pizza & cinema» a 22 franchi (il martedì) o il «cine-apéro» a 19 nel resto della settimana, unendo gusto e grande schermo.
Le prime opere portate da Lumen saranno «La stanza accanto» di Pedro Almodóvar e a «The Apprentice», sulla figura di Donald Trump. Il 28 maggio sarà la volta dell’anteprima di «Jelmoli», documentario realizzato da Sabine Gisiger, che per l’occasione sarà in sala.