Anche i giudici sbagliano

E sì, anche i giudici sbagliano. «Abbiamo inoltrato un’istanza di rettifica al Tribunale cantonale amministrativo», esordisce il sindaco di Riviera Cristiano Triulzi, contattato per una reazione alla nostra anticipazione odierna. Il TRAM, con sentenza di una settimana fa, ha parzialmente accolto il ricorso della ditta del Luganese che vuole realizzare ad Iragna un nuovo impianto di miscele bituminose. Lo ha fatto affermando a chiare lettere - come abbiamo riportato nell’articolo - che la zona di pianificazione, istituita dal Municipio nell’estate 2019, era decaduta dopo la durata di cinque anni.
L'iter del dossier
«Ma nel frattempo è stata prorogata di due anni, fino al 2 settembre 2026, come pubblicato pure sul Foglio ufficiale il 13 settembre 2024», precisa il timoniere dell’ente locale. Una svista, quella dei giudici, che però è destinata a capovolgere l’esito della censura dell’impresa. Che a questo punto dovrebbe essere respinta, come aveva fatto il Consiglio di Stato nell’ottobre 2023. E, ancora prima, l’Esecutivo che aveva negato la licenza edilizia.
Disposizioni chiare
In questa vicenda la zona di pianificazione è cruciale. Lo aveva spiegato il Governo: le disposizioni «non ammettono la costruzione di depositi di carburante o di sostanze inquinanti, la realizzazione di impianti di trattamento degli inerti, attività di riciclaggio, come pure gli impianti di produzione di bitumi e/o cementi. L’impianto oggetto della domanda, seppur in sostituzione dell’attuale, risulta una nuova costruzione; l’attività preesistente non giustifica di per sé un diritto alla realizzazione di un nuovo impianto nel sito in questione».
Il termine per la risposta
Il giudice delegato del TRAM ha ora assegnato alle parti un termine di 15 giorni per la presentazione della risposta all’istanza di rettifica del Comune di Riviera. Istanza di rettifica che, infine, evita al Municipio di ricorrere al Tribunale federale e/o di negare di nuovo la licenza.