Medio Oriente

Attacco all'Iran, ecco che cosa sappiamo finora

L'operazione è iniziata verso le 3 del mattino, colpite una base aerea militare vicino a Esfahan e la città di Ghahjaverestan – Le autorità israeliane, per ora, non confermano né commentano quanto accaduto
© EPA/ABEDIN TAHERKENAREH
Red. Online
19.04.2024 08:45

L'attacco di Israele all'Iran era atteso ed è puntualmente arrivato nella notte, secondo quanto annunciato da fonti israeliane e iraniane: ecco che cosa sappiamo finora. La mossa di Israele – che al momento, ufficialmente, non è stata confermata – è stata letta come una risposta all'Iran dopo che quest'ultimo, nella notte tra sabato e domenica, aveva lanciato centinaia di missili e droni proprio contro Israele. La mossa iraniana era a sua volta una rappresaglia per il raid israeliano su Damasco. Già nelle ore successive all'attacco iraniano Israele aveva manifestato l'intenzione di reagire. L'ambasciatore israeliano Alon Bar, per esempio, aveva dichiarato a Sky TG24 che il suo Paese avrebbe fermato l'Iran, non volendo però rilasciare altri dettagli. In seguito, quattro funzionari statunitensi avevano dichiarato a NBC News che un'eventuale risposta israeliana all'attacco iraniano sarebbe stata di portata limitata e avrebbe riguardato probabilmente attacchi contro armamenti militari iraniani.

Arriviamo così alla notte appena trascorsa in cui la paventata risposta di Israele è arrivata. L'attacco è cominciato verso le 3. Tre funzionari iraniani hanno confermato che è stata colpita una base aerea militare vicino a Esfahan. Secondo le autorità di Teheran, i siti nucleari nei pressi della città sono in «totale sicurezza».

La base ospita da tempo la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. La televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come «completamente sicuri».

L'agenzia iraniana Tasnim afferma che non si sono verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nella città di Ghahjaverestan. Video pubblicati da Tasnim mostrano l'autostrada e una centrale nucleare senza problemi.

Alcuni droni sono stati «abbattuti con successo» dalla difesa aerea iraniana, ma non ci sono informazioni riguardo un possibile attacco missilistico «al momento», afferma il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana. «Al momento non c'è stato alcun attacco aereo al di fuori di Esfahan e in altre regioni del Paese», ha detto Hossein Dalirian in un messaggio pubblicato su X.

L'agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr News riporta che la città di Esfahan è «completamente calma» poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all'aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid. Lo riferisce Al Jazeera.

«Le persone continuano la loro vita normale», secondo la diretta tv, che ha mostrato il traffico mattutino nell'incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che «si sono sentiti dei rumori sopra la città» a Esfahan ore prima e aggiungendo che «diversi UAV sono stati abbattuti».

Le rassicurazioni fornite da Teheran riguardo alla situazione sul fronte nucleare sono poi state confermate dall'agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) in una nota in cui dice che non registra alcun danno agli impianti nucleari iraniani dopo il raid di droni attribuito a Israele in Iran, nei pressi di Esfahan.

Secondo gli analisti della CNN, l'attacco in Iran attribuito a Israele è stato limitato e rispetta le sollecitazioni di USA e degli alleati a non aumentare la tensione nella regione. La loro previsione è che Teheran non risponderà.

L'attacco avvenuto nella notte è poi stato commentato anche da parte di Israele. «Un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese», secondo una fonte israeliana al Washington Post che ha commentato l'attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano, nei pressi di Esfahan. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz.

È poi curioso osservare come la risposta di Israele all'attacco dell'Iran sia arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939. Lo stanno facendo notare diversi analisti sui social. Alcuni profili israeliani stanno scrivendo beffardamente: «Buon compleanno, Khamenei».

Ricordiamo intanto che ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l'Iran, riferisce la CNN citando un alto dirigente americano. «Non abbiamo approvato la risposta», ha detto la fonte. Secondo dirigenti USA citati dal Guardian, Israele ha assicurato Washington che non avrebbe colpito i siti nucleari iraniani.

Le sirene hanno risuonato anche nel nord di Israele, ha reso noto l'IDF sul suo canale Telegram ufficiale, mentre attivisti locali citati dall'AFP segnalano attacchi nel sud della Siria.

L'ambasciata USA ha emesso un avviso di sicurezza ai propri impiegati e alle loro famiglie di restringere i loro spostamenti a Tel Aviv, Beersheba e nelle aree di Gerusalemme dopo che «Israele ha condotto un attacco di rappresaglia contro l'Iran». Il Governo australiano ha intanto esortato i suoi cittadini in Israele ad «andarsene, se è sicuro farlo». «C'è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente», secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

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