Bellinzona, ecco il «caro defunto»

«Nel corso della discussione è stato inoltre chiesto quale sarà l’impatto sui costi a carico di chi usufruirà dei servizi: il Municipio ha precisato che l’aumento sarà nell’ordine del 7-8%. Tale adeguamento, pur rappresentando un inevitabile aggiornamento tariffario, è da considerarsi proporzionato rispetto all’entità e alla qualità degli interventi previsti». Così la Commissione dell’edilizia (relatrice Sara Nisi, Verdi-FA-Indipendenti) nel rapporto sulla richiesta di credito di 1,24 milioni per il risanamento e la valorizzazione del Centro funerario comunale che passerà al vaglio del Legislativo lunedì 20 ottobre. Il consesso invita il plenum ad approvare il messaggio per un restyling che non è solo necessario «ma anche opportunamente pianificato nel rispetto della memoria storica e architettonica dell’edificio (inaugurato nel 1863; n.d.r.), tutelato quale bene culturale».
Il cantiere sotto la lente
Secondo l’Edilizia il progetto concilia le esigenze contemporanee di funzionalità, comfort ed accessibilità con la volontà di preservare e valorizzare le caratteristiche originarie della struttura, garantendo così continuità e dignità a un luogo di rilevanza regionale. La commissione, in ogni modo, sottolinea l’importanza di «mantenere un’attenzione particolare al contesto in cui gli interventi si svolgeranno: il centro funerario è un luogo dedicato a momenti delicati di raccoglimento, cordoglio e commiato, nei quali la dignità e il rispetto nei confronti dei defunti e dei loro familiari devono sempre essere garantiti». Dovrà dunque essere prestata un’attenzione particolare durante il cantiere.