Il caso

Bellinzonese, due arresti per droga al mese

Nel 2025, finora, è la regione in Ticino con più persone finite al fresco: ben 16 rispetto alle 20 in tutto il cantone - Le manette sono scattate ai polsi di cittadini svizzeri ed albanesi - E c’è il fenomeno dei residenti che «ospitano» gli spacciatori
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
12.08.2025 06:00

Sedici arresti per spaccio di stupefacenti in quasi otto mesi e mezzo. Che 2025, finora, nel Bellinzonese, per la Polizia cantonale e i Servizi antidroga della Polizia comunale della capitale. Sia chiaro: anche nelle altre regioni sono finite in manette delle persone in differenti inchieste, che in alcuni casi sono peraltro collegate, come vedremo più avanti. Complessivamente - stando ai comunicati stampa del Ministero pubblico, che siamo andati a spulciare ieri - hanno trovato posto al fresco in 20, fermati negli altri comprensori cantonali. Nella fattispecie in 10 nel Luganese, in 9 nel Mendrisiotto e uno nel Locarnese. I numeri all’ombra dei castelli non devono lasciare indifferenti. Parlano da soli. Possono significare che gli inquirenti hanno fatto un ottimo lavoro, ovvio, ma altresì che nel distretto c’è un problema legato al consumo in particolare di cocaina e di eroina (ma pure di marijuana) da parte di clienti locali e non solo.

Il «baratto» per un letto

Le manette sono scattate ai polsi di coloro che fanno, per così dire, il «lavoro sporco». Non dei burattinai, di chi dirige il traffico di droga e che manovra dalla sua isola dorata gli spacciatori. Guadagnando, naturalmente, molto più di loro. Per arrivare a chi sta sopra occorre collaborare con gli altri Paesi, fare un lavoro di intelligence congiunto, condividere le informazioni. E sappiamo che ciò non è sempre facile. Balza subito all’occhio - passando in rassegna i 16 arresti nel Bellinzonese - che sette persone sono di nazionalità svizzera (domiciliate nel comprensorio) ed altrettante albanesi, residenti per contro nello Stato bagnato dai mari Adriatico e Ionio. Questi ultimi cittadini stranieri - emerge dalle indagini - o soggiornavano in camere prese in affitto o in strutture ricettive oppure venivano ospitati da persone della zona. Non a gratis, ma ottenendo in cambio soldi oppure droga per consumo personale.

Dalla lite alla «polvere bianca»

Il fenomeno degli «inquilini» decisamente particolari è confermato dalle stesse inchieste condotte dai procuratori pubblici Anna Fumagalli, Veronica Lipari, Roberto Ruggeri e Luca Losa. Come quella di fine maggio, con una 48.enne italiana che dava un tetto nel suo appartamento ad un 43.enne albanese. O, ancora, nelle due indagini di metà marzo. Nella prima un 20.enne albanese viveva al domicilio di un 33.enne svizzero; nella seconda era un 21.enne albanese ad essere accolto nell’appartamento di una 34.enne cittadina turca. Stesso quadro ad inizio febbraio -con una 37.enne elvetica che dava rifugio ad un 50.enne albanese - e il 9 gennaio scorso (un 41.enne albanese ospitato da un 51.enne con il passaporto confederato). Mentre c’è stato pure chi ha favorito l’arrivo e la permanenza in Ticino di uno spacciatore. In un’occasione c’è inoltre il sospetto che la compravendita di droga avvenisse direttamente fra le mura domestiche, al riparo (almeno così credevano) da occhi indiscreti.

La situazione è questa. Frutto spesso di mesi di raccolta di indizi (nella speranza che possano trasformarsi in prove, così da inchiodare i colpevoli alle loro responsabilità), di segnalazioni da verificare, magari anche di appostamenti. Oppure di un colpo di fortuna. Come capitato il 14 marzo, quando a seguito di un’infrazione alla Legge sulla circolazione stradale è stato fermato un 21.enne dell’Albania: la perquisizione dell’automobile ha permesso di sequestrare un po’ di cocaina ed oltre mille franchi in contanti. E il 6 febbraio a Castione: intervenuti per una possibile lite domestica, gli agenti hanno invece trovato 150 grammi di eroina e 60 di «polvere bianca».

Le ipotesi di reato

Ma quanta droga è stata confiscata dalla Polizia cantonale? Difficile dirlo con esattezza. Facendo due calcoli, almeno 300-400 grammi di cocaina ed oltre 150 di eroina nonché un etto di marijuana. Sul mercato il valore complessivo si aggira sui 60-70 mila franchi. Le ipotesi di reato nei confronti delle persone arrestate sono - a vario titolo - quelle di infrazione (in alcuni casi aggravata) e/o contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, riciclaggio di denaro ed infrazione alla Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione.

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