Campagna, ma quanto mi costi? I partiti svelano le loro carte

Ci sono i fotografi. I grafici. I cineasti, che fanno le riprese video. C’è chi si occupa del montaggio, chi della preparazione dei ritratti. Le tipografie, le concessionarie degli spazi pubblicitari. Una macchina a tutta velocità per produrre cartelloni, santini, volantini e annunci sui media sociali. Pure nel mondo della ristorazione ci si sfrega le mani pensando ai vari aperitivi e cene. Una frenesia attraversa la Città di Locarno: la corsa per le elezioni comunali del 14 aprile. E così, all’improvviso, in un periodo dell’anno per molti «di magra», piovono soldi. Tanti soldi. Sì, ma quanti? Il Corriere del Ticino, in un’ottica di servizio pubblico, lo ha chiesto ai rappresentanti delle forze politiche che mirano a conquistare uno scranno a Palazzo Marcacci. Municipio o Consiglio comunale che sia, ecco svelate le «carte» di budget e fonti di finanziamento. Sono sei le liste in gioco: dal PLR, che detiene la maggioranza relativa in entambi i poteri (Esecutivo e Legislativo), il Centro, passando per Sinistra Unita, Lega-UDC, Verdi ed Avanti con Ticino&Lavoro.
PLR, il più generoso
Tra le liste la più generosa è quella del PLR, con un budget complessivo di 45.000 franchi. Fra l’altro, è lo stesso importo speso nel 2021. «Le nostre risorse provengono dalle tasse sociali, dal contributo del Comune, da quello dei candidati e da piccole donazioni dei nostri simpatizzanti», spiega il presidente sezionale Stefano Lappe. I candidati al Municipio versano 500 franchi nelle casse del partito, mentre ognuno è libero di spendere quanto vuole per la propria campagna personale, «preferendo il contatto diretto con i cittadini: nessuno intende spendere cifre esorbitanti».


Stesso importo per il Centro
In un’ipotetica «graduatoria» in parallelo tra seggi conquistati e budget a disposizione, il secondo posto sul podio andrebbe al Centro, che nella scorsa legislatura era ancora chiamato PPD. Tiziana Zaninelli, vicepresidente sezionale e responsabile della campagna, conferma la cifra di 25.000 franchi, precisando che la spesa nel 2021 era stata di 25.864 franchi. Anche in questo caso i soldi arrivano «dal contributo del Comune di Locarno ai partiti, dai contributi del municipale e dei consiglieri comunali, dalle tasse sociali, da piccole sponsorizzazioni». Mentre i candidati al Municipio ne versano 1.000. Non esiste un limite imposto ai candidati.
Il caso della sinistra
Un budget simile lo hanno stabilito Sinistra Unita e Lega-UDC (20.000 franchi), che però hanno modalità diverse di raccolta dei fondi. La sezione di Locarno del PS, infatti, finanzia la campagna elettorale comune della Sinistra unita. «La maggior parte del finanziamento proviene dal contributo che i rappresentanti della lista sono tenuti a versare al Partito socialista, pari al 20% delle indennità che percepiscono nel corso della legislatura», precisa il presidente della sezione del PS Francesco Albi, aggiungendo che «un’altra fonte importante di finanziamento è costituita dall’indennità comunale riconosciuta ai partiti rappresentati». Vi sono, infine, i piccoli donatori. I candidati all’Esecutivo non hanno un vincolo di spesa.
La lista Lega-UDC, al contrario, fa capo al contributo annuale della Città, pari a 3.000 franchi per gruppo e 750 franchi per consigliere comunale, oltre ai contributi ricevuti dai candidati al Municipio e al Consiglio comunale dal 2021 fino a quest’anno. «Ognuno è libero di spendere quanto vuole per la propria campagna elettorale», afferma il municipale uscente Bruno Buzzini.
Le donazioni dei simpatizzanti
Al capitolo forze emergenti, ecco il movimento Avanti con Ticino&Lavoro, nato nel 2022. «Le liste dei Comuni sono libere di fare le loro campagne, ma purtroppo a loro spese», dice il candidato Bruno Cereghetti, che precisa come una cifra messa a disposizione «centralmente, per tutto il Cantone, è stimabile in 10.000 franchi». I finanziamenti arrivano in primis dall’attività in Gran Consiglio e da donazioni.
Concludiamo il nostro giro d’orizzonte con il gruppo Verdi e Indipendenti, che ha un budget limitato di 12.000-15.000 franchi, coperto dal contributo che riceve come gruppo in Consiglio comunale (9.000 franchi invece di 12.000, a causa del mandato più breve di un anno), dal contributo dei candidati, che è libero e non obbligatorio, e dal municipale, che copre il resto del budget in caso di necessità, dichiara il capogruppo nel plenum Marko Antunović.