Cara Bellinzona, ora serve attenzione

Preoccupazione da un lato su aspetti puntuali e la richiesta di approfondimenti dall’altro affinché si proceda ad una riflessione strategica, in primis sul debito pubblico di modo da contenerne l’aumento. Ma, alla fine, la maggioranza della Commissione della gestione mostra il pollice su al consuntivo 2024 di Bellinzona che fa stato di un disavanzo di 1,9 milioni di franchi. Il rapporto, di cui è relatore il presidente del consesso Patrick Rusconi (PLR), è stato firmato da otto consiglieri comunali su nove (tutti tranne Lorenza Röhrenbach, Verdi-FA-Indipendenti). Il Legislativo si chinerà sui conti nella seduta del 16 giugno.

«Il bilancio evidenzia una gestione oculata e responsabile nel breve termine, ma rivela anche criticità che richiedono attenzione e pianificazione. Il risultato positivo rispetto al preventivo (deficit di 9,4 milioni; n.d.r.) non deve oscurare i rischi di sostenibilità finanziaria futura». A non far stare tranquilli i commissari (e nemmeno il Municipio, aggiungiamo noi), oltre al debito pubblico sono la riduzione del contributo di livellamento, la crescita dei costi strutturali in virtù dell’invecchiamento della popolazione, la limitata capacità di autofinanziamento e la crescita contenuta del capitale proprio.

L’incremento dei ricavi nel 2024 (+2,3%, pari a 226 milioni) è chiaramente letto favorevolmente, tuttavia «la forte dipendenza da quelli fiscali comporta una certa vulnerabilità del bilancio, rendendolo esposto ai cicli economici e a fattori imprevedibili, quali una possibile riduzione dei redditi imponibili o modifiche del quadro normativo». Bisogna strizzare l’occhio a nuovi contribuenti, questo lo si sapeva, ma altresì analizzare meglio la composizione del gettito. E il calo delle spese (-1,1%, pari a 222,8 milioni)? «È un risultato significativo», puntualizza la Gestione, che comunque chiede di monitorare quelle legate al personale che aumentano (+4,1%, quasi 110 milioni).