Valle di Blenio

Caseificio di Olivone: c’è il via libera al progetto

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso inoltrato dal Caseificio del Gottardo contro la realizzazione della nuova struttura – I promotori: «Le nostre due realtà possono coesistere, cerchiamo un dialogo costruttivo»
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
23.06.2025 13:30

Dopo quasi due anni di attesa è arrivato il via libera al progetto del nuovo caseificio alpino di Olivone. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso inoltrato da parte del Caseificio del Gottardo contro il progetto di sviluppo regionale che include anche la realizzazione della struttura in Valle di Blenio. La decisione del Governo ticinese, arrivata negli scorsi giorni, dà dunque il via libera all’avvio dell'opera promossa dall’associazione BlenioPlus. «Ora possiamo partire», si legge nel comunicato diffuso oggi dall’associazione.

Il via libera sarà effettivo però, spiegano i promotori, solo se la SA non deciderà di inoltrare un’ulteriore ricorso al TRAM contro questa decisione. Un passo che «potrebbe essere un colpo fatale per il progetto di sviluppo regionale», rilevano. Un ulteriore allungamento dei tempi, in effetti, «metterebbe molto a rischio la riuscita della realizzazione del nuovo caseificio alpino a Olivone».

Impegno e collaborazione

Tutto questo pensando anche «al contesto attuale del mercato del latte, sempre più incerto». Ad essere messa in forse, spiegano ancora i promotori del progetto, sarebbe anche «l’implementazione di una vera strategia per la valorizzazione del latte ticinese, volta a ridurre in modo significativo i quantitativi trasportati in Svizzera interna dopo la chiusura di LATI». Strategia «fortemente voluta» dalla Federazione ticinese dei produttori di latte e dal Cantone.

Secondo BlenioPlus, tuttavia, «la probabilità di riuscita di un ulteriore ricorso in tal senso sarebbe molto scarsa, vista la giurisprudenza su casi analoghi». L’associazione attende dunque ora la decisione da parte del Caseificio del Gottardo, sperando che si possa dialogare in modo costruttivo: «Queste due strutture possono coesistere, così come le altre realtà casearie di tutto il Ticino, per avere una filiera del latte equa e sostenibile a vantaggio di tutti i produttori. Da parte nostra siamo pronti ad impegnarci per collaborare con tutti gli attori».

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