Camorino

Centro per migranti, si punta sul dialogo

Serata informativa sulla struttura cantonale che ospiterà i migranti attribuiti al Ticino - Alcune domande, qualche dubbio, ma c'è la volontà di collaborare
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
04.06.2025 22:54

Alcune domande. Qualche dubbio. E la volontà di dialogare e collaborare fra le parti. Si può riassumere così - all’osso - quanto emerso stasera in occasione della serata informativa organizzata alle Elementari di Camorino per presentare il futuro Centro cantonale polivalente da 13,5 milioni di franchi che aprirà ad inizio ottobre in zona «Ala Munda» (accanto alla Sezione della circolazione), proprio nel quartiere a sud di Bellinzona.

Attività formative e integrative

La struttura ospiterà principalmente migranti attribuiti al Cantone Ticino da parte della Segreteria di Stato della migrazione, oltre a rientrare nel dispositivo cantonale di protezione della popolazione. Durante la permanenza nell’impianto, che sarà gestito da uno specifico ufficio cantonale (una primizia a Sud delle Alpi), gli ospiti parteciperanno ad attività occupazionali, formative e integrative, in attesa che venga loro attribuito un appartamento.

Dalla gestione alla sicurezza

La strategia comunicativa scelta dal Cantone e dalla Città, incentrata sulla massima trasparenza e che lo scorso febbraio era sfociata nel proficuo faccia a faccia con l'Associazione di quartiere, si è finora rivelata pagante. Le autorità cantonali e comunali presenti all’incontro (vale a dire il presidente del Governo e direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ed il sindaco Mario Branda) hanno illustrato i contenuti ed il modello di gestione del centro (che accoglierà 175 persone su tre piani, comprendendo spazi comuni ed amministrativi) nonché gli aspetti legati alla sicurezza e alla scolarizzazione dei bambini presenti nella struttura, assicurando che non si ripeterà quanto visto nei bunker (sempre a Camorino) in cui erano alloggiati fino a metà 2022 i richiedenti l’asilo.