«Collaboriamo con gli inquirenti»

I due dirigenti locali della Belfor (Suisse ) AG al centro, insieme ad altre persone, delle indagini per una presunta truffa assicurative sono stati licenziati ad inizio maggio. Lo rende noto la stessa società - attiva nel restauro di strutture a seguito di incendi, allagamenti o altri sinistri - che sospetta di esser stata raggirata dai suoi ex due dipendenti impiegati nella filiale di Lumino. Il procedimento penale aperto dal Ministero pubblico e del quale abbiamo riferito la scorsa settimana (vedi CdT del 6 e del 9 giugno) «ha fatto sorgere il sospetto che Belfor sia stata truffata dai due suoi ex dipendenti» recita il comunicato stampa diramato ieri». Truffa che sarebbe avvenuta anche attraverso la Sublimity Management Services LCC, azienda prestatrice di servizi di manodopera di proprietà dei due ex dipendenti della Belfor, i quali l’avrebbero impiegata come subfornitrice. In particolare il sospetto è che i due abbiamo ripetutamente fatturato prestazioni non fornite. La truffa «sarebbe stata possibile anche grazie al coinvolgimento di altri ex collaboratori di Belfor che avrebbero eluso sistematicamente i nostri meccanismi di controllo interni», recita ancora il comunicato nel quale la società con sede nel canton Lucerna precisa di non essere oggetto dell’indagine e di sostenere la Procura in qualità di accusatrice privata.
Provvedimenti immediati
«Abbiamo preso provvedimenti immediati in materia e abbiamo adottato misure aggiuntive alle nostre rigorose norme di condotta per proteggere l’azienda ed i suoi clienti da tali pratiche illecite. Abbiamo un chiaro interesse affinché i presunti reati vengano indagati a fondo e che i fatti vengano portati alla luce», rileva il CEO di Belfor (Suisse) AG Nicola Rüegg. Non da ultimo la società sottolinea che, grazie al suo assetto organizzativo su scala nazionale, rimane operativa al 100% per i suoi clienti in Ticino.