Come ti creo una spiaggetta: Melide e Vico insegnano

Il lago piace a tutti. E la fruizione delle sue rive, oltre a essere motivo di diatribe che vedremo più avanti, è stato il tema, giovedì a Bioggio, della terza e ultima serata promossa dal Dipartimento del Territorio nell’ambito di un ciclo di incontri pubblici. «L’obiettivo era divulgare le esperienze di alcuni Comuni nella realizzazione di progetti incentrati sullo sviluppo centripeto di qualità – ha spiegato il rappresentante del Cantone Nicola Klainguti – in modo che altri potessero prendere spunto». A Bioggio si è parlato di due progetti di valorizzazione naturalistica e miglioramento della fruizione del lago: uno a Melide e l’altro a Vico Morcote, entrambi sostenuti a livello tecnico e finanziario dal Cantone.
Una spiaggetta tira l’altra
È dal 2011, come spiega il vicesindaco Emiliano Delmenico, che Melide lavora alla creazione di nuove spiaggette aperte a tutti. Un percorso, non ancora concluso, durante il quale «si è riusciti a incastrare diverse proposte e diversi interessi». Una mozione del 2011 chiedeva di rendere fruibile una spiaggetta sul lungolago e nel 2016 questa volontà è stata espressa anche dal Cantone. Altre due mozioni approvate nel 2019 si riferivano alla realizzazione di un campo da bocce e di una palestra all’aperto. Così, nel febbraio 2021, è stato approvato il messaggio municipale che ha dato vita a una «costruzione a tre mani», quella del Comune, del Cantone e di uno studio d’ingegneria «per analizzare il tema dell’erosione del terreno sulla riva e comprendere come migliorare la fruibilità da parte della popolazione e la validità ambientale».
Oggi la passeggiata sul lungolago di Melide è accompagnata da un paio di spiaggette, un campo da bocce e una palestra a cielo aperto. E all’altezza del lido, durante il periodo invernale, vengono aperti i cancelli per dare continuità al percorso. Quello che manca è il completamento di altre due spiaggette situate di fronte a due edifici privati, i cui proprietari si sono opposti al progetto reclamandone il diritto d’accesso esclusivo. «Si tratta di superfici di proprietà del demanio», ha continuato Delmenico, «e il nostro obiettivo è dialogare con i proprietari degli immobili per evitare un esproprio». Come scrivevamo il 13 aprile 2023, la questione della privatizzazione di questi spazi di riva è legata ad accordi di circa quarant’anni fa.
Uno spicchio di lago
Più avanti, sempre ai piedi del Monte Arbostora, lungo il chilometro e mezzo di riva di Vico Morcote, è stato valorizzato un piccolo lembo di terra scosceso di proprietà del Comune. Un palmeto spontaneo poco accessibile e selvaggio è diventato uno spazio curato senza palme. Attualmente anche senza zone d’ombra, perché le nuove piante autoctone sono ovviamente ancora giovani. Sono stati aggiustati la scala d’accesso e i muretti a secco, costruita una zona pic-nic con tavolo e panchine di gneiss e granulato di porfido rosa quasi a km 0. È stato piantato nel lago un canneto e costruita una fontanella. Non ci sono posteggi: si può arrivare solo a piedi o in bicicletta di fianco alle auto. Si è dato lavoro a uno studio d’ingegneria di Vico Morcote. Maurizio Bernasconi, municipale di Vico, ha presentato con fierezza il «suo» progetto. «Suo» perché nel 2002 aveva proposto di valorizzare quel luogo durante un’assemblea comunale. E oggi il Comune, il cui nucleo è a 150 metri di dislivello più in alto, ha finalmente un piccolo spazio curato in riva al lago.
Ci sono limiti e limiti
Durante un’animata discussione finale, per fare eco ai due relatori che hanno entrambi ricordato come in passato non ci fosse mai stata una forte volontà politica di rendere accessibili al pubblico le sponde lacustri, dalla platea è stato ripetuto che la privatizzazione delle rive impone limiti all’utilizzo del lago. D’altro canto, una signora malcantonese ha fatto notare che a Magliaso la fruizione è limitata da componenti naturalistiche, in questo caso dai canneti. La serata si è poi conclusa con un dibattito sulle figure professionali capaci di gestire un progetto paesaggistico di questo tipo. Nei due esempi di giovedì sera la gestione è stata affidata a studi d’ingegneria. Architetti, ingegneri, architetti paesaggisti.