Elezioni cantonali

«Con alleati così, non ho bisogno di nemici»

Il consigliere di Stato Claudio Zali reagisce alla raccolta democentrista delle firme per abolire la tassa di collegamento: «Per quanto mi riguarda, sono sempre stato tiepido nei confronti di un'alleanza con l'UDC»
Nico Nonella
22.06.2022 22:12

«Con alleati come questi non ho bisogno di nemici». Non usa mezzi termini il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, sollecitato dai colleghi di Teleticino il giorno dopo la decisione del Comitato cantonale dell’UDC di dare il via libera all’iniziativa popolare costituzionale per abolire la tassa di collegamento. L’aggravio per i grandi generatori di traffico, lo ricordiamo, era stato fortemente voluto dallo stesso consigliere di Stato leghista. «Sono sorpreso dai tempi e dalla modalità. È la prima volta che si raccolgono le firme per abrogare una legge che non è ancora entrata in vigore». Sullo sfondo, come noto, ci sono le trattative in corso tra Lega e UDC per la lista congiunta per il Consiglio di Stato alle prossime elezioni cantonali. Nonostante mercoledì sera il capogruppo dell’UDC Sergio Morisoli abbia affermato che «l’iniziativa non è una mossa contro il direttore del Dipartimento del territorio» e che «l’avremmo lanciata con chiunque altro seduto al suo posto», qualche strascico c’è stato: «Diciamo che quando occorre specificare che non è una cosa fatta contro qualcuno vuol dire che la cosa è fatta contro qualcuno», ha osservato Zali. E per quanto riguarda l’accordo elettorale tra leghisti e democentristi? «L’alleanza deve essere decisa dalle competenti istanze interne a entrambi i partiti», ha precisato il consigliere di Stato. «Per quanto mi riguarda, sono sempre stato tiepido nei confronti di un’alleanza con l’UDC e continuo a esserlo, a maggior ragione». 

Mossa elettorale?

L’UDC non ha nascosto l’intenzione di voler correre per assicurarsi un posto in Governo («Ci auguriamo che nel 2023 possa esserci Piero Marchesi», aveva chiosato Morisoli mercoledì sera). E il lancio di questa iniziativa stato visto come una mossa elettorale. Prendiamo per esempio le parole della vice capogruppo Sabrina Aldi, da noi sollecitata sulla seconda iniziativa popolare democentrista, quella sulla neutralità fiscale delle stime immobiliari: «Credo che le tempistiche di questa raccolta firme, così come quella sulla tassa di collegamento, sia dettata dalle prossime elezioni. Scelta legittima per un partito che ambisce ad entrare in Governo ma credo che ci possano essere anche altri temi, decisamente più attuali e sentiti dai ticinesi. È più urgente lavorare per sgravare famiglie e imprese da tasse e balzelli attuali piuttosto che raccogliere firme contro tasse future».

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