Il reportage

Conflitti e affollamenti al Lido? «Di certo non qui a Locarno»

Il direttore del Centro balneare regionale Filippo Thomann traccia un primo bilancio e spiega le misure adottate «Il personale addetto alla ricezione è stato sensibilizzato per prevenire eventuali criticità» - Intanto giugno è stato da primato
Uno spettacolo a due passi dal lago © CBR SA
19.07.2025 06:00

Il sole splende, i primi ombrelloni si aprono, i bambini sguazzano già nell’acqua e agli sportelli si formano le prime code. Al Lido di Locarno l’estate è davvero cominciata. E a giudicare dall’atmosfera è iniziata nel migliore dei modi. «La stagione è partita bene, con investimenti nell’accoglienza e nella gestione turistica», afferma Filippo Thomann, direttore generale del Centro balneare. Un altro punto a favore? La convivenza con i turisti resta serena, un risultato tutt’altro che scontato in un periodo in cui molte strutture in Svizzera fanno i conti con l’elevata affluenza e comportamenti poco rispettosi da parte degli utenti. A Locarno, invece, la situazione è sotto controllo anche grazie a una serie di misure preventive messe in atto per garantire ordine e sicurezza, rispondendo così alla questione «bollente» che ha coinvolto diversi impianti, in particolare in Ticino, a Basilea e nel Giura. «Qui non riscontriamo questi problemi - sottolinea -, anche se come sempre c’è chi non rispetta le regole, ma si tratta di casi isolati».

Investiamo con cura sia nelle infrastrutture sia nell’ospitalità nonché nella gestione della clientela
Filippo Thomann, direttore generale del Lido di Locarno, 52 anni

Focus sugli aspetti relazionali

Pur in un contesto sereno, non si è abbassata la guardia. Per anticipare eventuali criticità, è stato deciso di puntare sulla sensibilizzazione del personale che lavora a contatto diretto con il pubblico. «Abbiamo organizzato quest’anno una formazione specifica per i collaboratori addetti alla balneazione e alla ricezione, focalizzata sull’accoglienza e sulla gestione dei conflitti», spiega il 52.enne. L’obiettivo è garantire che anche gli aspetti relazionali e comportamentali vengano affrontati in modo professionale. Si tratta, aggiunge Filippo Thomann, di «un’iniziativa utile, pensata proprio in ottica preventiva».

La clientela è variegata e ben distribuita: «Oltre ai residenti dei Comuni azionisti della società che gestisce il Centro balneare regionale (CBR SA), registriamo una forte presenza di turisti, sia dall’area insubrica che da tutto il territorio elvetico». Numerose scolaresche provenienti dalla Svizzera interna e da quella francofona arrivano nel corso della tarda primavera e nei primi giorni d’estate.

Più opzioni a disposizione

La stagione più calda dell’anno segna «un giugno da primato favorito dalle alte temperature». Luglio, invece, finora è un po’ meno soddisfacente, ma comunque migliore rispetto all’anno scorso. Nel 2024, ricordiamo, il maltempo aveva colpito in modo pesante il Locarnese, Vallemaggia in primis. Quando piove a risentirne, si sa, sono soprattutto le piscine esterne. La forte dipendenza dalla meteorologia si scontra con una limitata capacità di controllo: «Non possiamo modificare come vanno le cose, dobbiamo accettarle così come sono». Tuttavia, prosegue il nostro interlocutore, «è sempre meglio offrire una varietà di opzioni piuttosto che limitarsi solo al lago. E proprio per questo motivo, il centro acquatico viene apprezzato».

L’area ricreativa sul Maggiore rappresenta infatti «la più completa e moderna struttura balneare del Ticino». Grazie alla disponibilità di spazi sia interni che esterni con vasche di diverse profondità, quattro scivoli e l’accesso diretto alle acque del Verbano, l’apertura può rimanere ininterrotta, «garantendo continuità ed evitando di perdere gli ospiti in caso di brutto tempo». Nel dettaglio, in estate, si rileva un aumento di oltre il 120% nella frequentazione media giornaliera rispetto a quella annuale, passando da circa 900 (senza però comprendere le attività scolastiche, i corsi di nuoto e le società sportive) a un massimo di quasi 4.000 visitatori.

Interventi «invisibili»

Non si punta però solo sull’accoglienza, ma sono in corso investimenti meno appariscenti. «Stiamo lavorando sulle infrastrutture “nascoste”, in particolare nel miglioramento dell’approvvigionamento energetico», racconta l'intervistato, «questo prevede l’impiego dell’acqua del lago per il raffreddamento e per integrare quella delle piscine, oltre all’installazione di pompe di calore e impianti fotovoltaici». Nel futuro, conclude Filippo Thomann, sarà necessario «rivedere anche la gestione delle aree lungo la riva, per migliorare l’esperienza di svago e relax della nostra clientela».

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