Il caso

Della Polizia non si può fare a meno

Bellinzona: non sono stati inoltrati ricorsi contro la nuova convenzione per il servizio offerto dal Corpo cittadino ai quattro Comuni non aggregati - Il Governo ha tuttavia specificato che prima di un’eventuale altra disdetta bisogna disporre di un accordo sostitutivo
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
12.09.2025 06:00

Nessun ricorso è stato inoltrato contro la rinnovata convenzione per il servizio che la Polizia comunale di Bellinzona offre agli enti locali non aggregati, vale a dire Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino e Sant’Antonino. Approvato dai rispettivi Legislativi prima di Natale, il testo che ha sostituito quello che era in vigore dal 2018 (cioè, appunto, dopo la fusione che ha portato alla nascita della nuova capitale) è tuttavia stato oggetto di un’importante e sostanziale modifica da parte del Consiglio di Stato, comunicata ai cinque Municipi lo scorso 3 settembre, come abbiamo appurato. E riguarda i termini di disdetta. O, meglio, il fatto che prima di revocare l’accordo... ne va trovato un altro, in quanto la sicurezza della popolazione è assolutamente prioritaria.

L’articolo adeguato

«Essendo la collaborazione obbligatoria ex lege per i Comuni sprovvisti del servizio di polizia, la disdetta è inefficace se allo scadere non si dispone di una Convenzione sostitutiva per il servizio di polizia. È pertanto inserita una riserva in tal senso» nell’articolo 5. Che è la seguente: «Resta riservata l’approvazione di una convenzione sostitutiva entro i termini di disdetta». Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino e Sant’Antonino non hanno, infatti, un proprio Corpo. Da sempre fanno quindi capo agli agenti della Comunale della Turrita oggi agli ordini del comandante Fabrizio Martinella. Qualora, come capitato nell’occasione che ha poi portato a trovare un’intesa su nuove basi (come vedremo più avanti), fosse la Città ad inoltrare la disdetta cautelativa i quattro enti locali si troverebbero improvvisamente privi di tutori della legge che sorvegliano il territorio. L’articolo adeguato dopo la richiesta del Governo prevede sì la possibilità per le parti contraenti di annullare il patto con preavviso di almeno 12 mesi (la prima volta potrebbero farlo per il 1. gennaio 2029), ma entro gli stessi termini i Comuni non aggregati devono accordarsi con un ente locale che ha un servizio di polizia.

Aumentato il costo pro capite

Dal 1. gennaio di quest’anno il costo pro capite è passato da 124,10 franchi (la tariffa di 120 era soggetta al rincaro) a 139. Prima dell’aggregazione il contributo per abitante era pari a 60 franchi; fino al 2015 ammontava a 35. Nel 2018 l’importo era raddoppiato (salendo a 120 franchi) in quanto il prezzo per così dire «politico» fatto in precedenza era stato adeguato dopo il no all’unione dei due paesi a nord e degli altrettanti a sud della Città.

44 agenti, 55 mila abitanti

La Polizia comunale di Bellinzona conta 68 collaboratori (di cui 44 agenti) che coprono 24 ore su 24 un territorio abitato da oltre 55 mila abitanti. Il comandante, da un anno e mezzo, è il 55.enne Fabrizio Martinella. Nel 2024 gli interventi sono stati 3.052, di cui 399 per incidenti stradali, 323 per liti, 82 per persone in difficoltà e 41 per problemi sui cantieri. Di poco superiori (3.222) le attività di controllo in vari ambiti, perlopiù relativi alla circolazione stradale. Dieci le inchieste per droga sfociate in 19 arresti. Ben 6.441 le richieste e le segnalazioni giunte al comando.

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