Meteo

Estate, ma quando arrivi?

Continua l'instabilità che ha caratterizzato il mese di maggio e che si sta trascinando anche nella prima metà di giugno – MeteoSvizzera: «Per le giornate di sole bisognerà aspettare ancora un po'»
©Chiara Zocchetti
Irene Solari
10.06.2023 16:00

Siamo già a giugno inoltrato, le temperature della bella stagione cominciano a farsi sentire e all’orizzonte si intravede già il solstizio del 21 che segnerà ufficialmente l’entrata nella stagione estiva. Peccato che il tempo di questi ultimi giorni di «bello» non abbia avuto molto. Dal mese di maggio ci stanno infatti accompagnando ancora delle giornate nel segno dell’instabilità, spesso e volentieri uggiose, grigie e piovigginose o segnate da forti temporali serali, che poco si sposano con l’immagine dell’estate alle porte che si vorrebbe iniziare a pregustare.

Pioggia che è stata un bene, certo, per il nostro territorio. Un sollievo per i terreni, i fiumi e le coltivazioni duramente colpiti da un lungo periodo siccitoso. Ma un po’ meno felici di questa situazione sono i proprietari dei lidi ticinesi, ve ne abbiamo parlato qui, i quali lamentano un inizio di stagione tutt’altro che semplice. Come saranno i prossimi giorni di giugno? L’estate inizierà a farsi sentire? Oppure dovremo ancora uscire di casa portandoci un ombrello e un giacchetto? Lo abbiamo domandato a Luca Panzera di MeteoSvizzera, con il quale abbiamo fatto il quadro della situazione.

L'instabilità continua

Giornate, queste, tutte segnate dall'instabilità meteorologica. Una tendenza che, secondo Panzera, è destinata a continuare anche nei prossimi giorni: «La situazione, nella sua variabilità, è comunque attualmente bloccata, nel senso che non vediamo grandi cambiamenti nella circolazione atmosferica e questo proprio su scala europea». Tuttavia, rassicura, ciò non significa che ci aspetta tutto giugno caratterizzato dal maltempo. «Diciamo però che gran parte del mese di giugno passerà all’insegna dell’instabilità. Non per forza con grandi precipitazioni ma molto frequenti e tante nuvole, soprattutto nei pomeriggi, accompagnate da qualche temporale che, vista la stagione, può essere anche di forte intensità».

Il ciclo diurno

Spesso, infatti, vediamo la giornata iniziare con il sole e poi, con l’avvicinarsi della sera, assistiamo a un peggioramento del tempo: nuvole che si addensano, raffiche di vento e temporali. «È un fenomeno abbastanza normale e tipico della nostra zona geografica e della stagione», ci conferma Panzera. «È quello che viene chiamato ciclo diurno». Una costante alla quale va fatta l’abitudine, «è una caratteristica fondamentale del nostro clima, vicino alle montagne – spiega il meteorologo –, la nuvolosità che aumenta al pomeriggio è dovuta all’accumularsi di tutta l’umidità che c’è nei bassi strati, con la circolazione delle brezze montane va a salire e a formare la nuvola ed eventualmente il temporale».

E la cosa più particolare di questo periodo, aggiunge il nostro interlocutore, è che non si vedono variazioni da parecchi giorni, «praticamente ci stiamo avvicinando al mese: dalla seconda parte di maggio fino a ora che siamo quasi alla metà di giugno». Insomma, non siamo davanti a niente di così eccezionale, ma è la persistenza di questo fenomeno a colpire i meteorologi: «In effetti, non capita spesso». Un caso simile, spiega Panzera, è accaduto nel maggio 2018: «È stata l’ultima volta in cui abbiamo avuto un periodo così lungo caratterizzato proprio da questo ciclo diurno». Tendenza che, per quanto osservato dagli esperti di MeteoSvizzera, continuerà per gran parte del mese di giugno: «Dobbiamo farci l’abitudine, se non l’abbiamo già fatta», dice Panzera sorridendo.

Siamo nella media stagionale

Già maggio è stato un mese in prevalenza uggioso anche se – precisa MeteoSvizzera – con valori a livello di precipitazioni e di temperature considerati nella media. Come ci conferma Panzera: «Parliamo di piogge frequenti ma, di norma, non così abbondanti. Lo scorso maggio abbiamo quindi raggiunto un valore attorno alla media del mese. E non possiamo nemmeno dire che sia stato un mese tanto piovoso, rispetto alla norma». Anche a livello di temperature, prosegue Panzera, siamo nella media stagionale, «anzi, leggermente al di sopra». «È particolare come questo maggio ci sia sembrato un mese fresco, mentre invece i dati per quanto riguarda il Sud delle Alpi ci dicono il contrario». Un mese leggermente più caldo del normale, quindi, «solo che noi non lo percepiamo perché non siamo più abituati al freddo, a mesi di maggio più normali, perché ultimamente abbiamo avuto sempre mesi molto caldi», precisa il meteorologo. «Basti pensare che proprio quello dell’anno scorso era stato il maggio più caldo mai registrato». 

Quando torna il sole?

Quindi, per vedere il sole tornare a splendere dovremo attendere ancora un pochino? «Per rivedere in modo costante il sole, sì, ci toccherà pazientare ancora un po’» conferma Panzera. «Ci saranno comunque delle giornate un po’ più soleggiate delle altre. Ma dovremo aspettare, soprattutto per la stabilizzazione prolungata, quindi per vedere una settimana intera di bel tempo e con temperature molto calde. Anche se questo significa che, almeno ancora per un po’, terremo lontana la canicola, e questa non è una brutta notizia».

© CdT/Chiara Zocchetti
© CdT/Chiara Zocchetti
In questo articolo:
Correlati
Partenza in salita per i lidi
Un mese di maggio complicato per le piscine e i bagni pubblici di tutto il cantone, alle prese con un numero di ingressi molto più basso rispetto a quello dello scorso anno a causa del meteo instabile - Nonostante i rincari generalizzati, però, quasi nessuno ha ritoccato le tariffe