Musica

I 26 nomi di Sanremo 2024

I colpi a sorpresa ci possono sempre essere, ma quelli non a sorpresa a cui Amadeus sta lavorando da tanto tempo sono fondamentalmente sei, fra cui Cesare Cremonini
© RICCARDO ANTIMIANI
Stefano Olivari
09.09.2023 20:00

Chi saranno i 26 concorrenti del Festival di Sanremo 2024? Amadeus, presentatore e direttore artistico per la quinta volta, deciderà in novembre chi saranno i 23 che insieme ai 3 usciti da Sanremo Giovani formeranno il cast dell’edizione numero 74, dal 6 al 10 febbraio prossimi, della manifestazione che per una settimana monopolizza l’interesse degli italiani e di tutti gli appassionati europei di cultura pop, ticinesi ovviamente compresi. Insomma, quali canzoni e quali cantanti ci saranno a Sanremo 2024?

Amadeus

A differenza degli anni passati, ogni indiscrezione deve essere accompagnata dalla sottolineatura che il prossimo sarà con tutta probabilità l’ultimo Sanremo di Amadeus. Il quinto consecutivo, come il Mike Bongiorno 1963-67 e il Pippo Baudo 1992-96, con il sesto che non ci sarà per una serie di motivi: stanchezza di Amadeus, a 61 anni stritolato fra mille trasmissioni, sempre maggiore difficoltà di fare meglio dell’anno precedente, assenza di nuove idee. Se far presentare, nelle serate di mercoledì e giovedì, i 13 cantanti sul palco dagli altri 13 viene spacciata per grande idea allora c’è un problema. Di sicuro non c’entra la politica, l’Amadeus presunto di sinistra a disagio nella RAI dell’era di Giorgia Meloni, visto che il conduttore emerso nella leggendaria Radio Deejay di Claudio Cecchetto è intenzionato a rimanere alla RAI ancora per tanto, magari in situazioni più facili, senza essere costretto a fare il 50% di share per non sentir parlare di fallimento. Amadeus non ha escluso di poter tornare a Sanremo in futuro, magari (questo non lo ha detto, ovviamente) dopo qualche edizione di altri andata male come ascolti in modo da poter fare il fenomeno, ma al momento è intenzionato a chiudere nel 2024.

I nomi probabili

La situazione di Amadeus è strettamente legata alla scelta dei cantanti, prima ancora che delle canzoni, perché adesso non ci sono più situazioni da rimandare all’anno successivo, mezze promesse in attesa di diventare intere: tutti i rapporti personali creati in oltre trent’anni di carriera verranno giocati per Sanremo 2024, sia per i co-conduttori (Gerry Scotti, se avrà il via libera di Mediaset, è un nome caldo) sia per i concorrenti. I colpi a sorpresa ci possono sempre essere, ma quelli non a sorpresa a cui Amadeus sta lavorando da tanto tempo sono fondamentalmente sei. Il primo è Cesare Cremonini, mai stato un fan di Sanremo e l’anno scorso coinvolto come superospite proprio nel quadro delle mezze promesse per il futuro. Alessandra Amoroso, anche lei mai stata in gara a Sanremo, poi Ghali in quota trapper e l’amico Max Pezzali in quota mito. La canzone ce l’hanno già invece Francesco Renga e Nek, che in coppia hanno appena pubblicato l’album di inediti RengaNek ma tenendosi di riserva qualche pezzo interessante proprio pensando a Sanremo 2024. Da notare che Nek ha da giocarsi anche la carta del presentatore Rai. Asterisco su Annalisa, la dominatrice dell’estate 2023 a colpi di Mon Amour e Disco Paradise: ha il rimpianto per non aver portato Bellissima l’anno scorso, se avrà un’altra canzone nuova così forte (e al momento non ce l’ha) ci riproverà, Amadeus la sta spingendo a farlo. Ecco, i sei che potrebbero giocarsi la parte alta della classifica sono al momento, quindi 5 mesi prima della gara, questi. Artisti come il Mengoni del 2023, in altre parole (parentesi: annunciato dal Corriere del Ticino mesi prima rispetto ad Amadeus), adatti a Sanremo ma non percepiti come vecchie glorie.

Altri nomi possibili

Dopo i progetti concreti riguardanti gente che può vincere, basati su dischi in uscita o su tour programmati, quindi tutti con eccellenti possibilità di diventare annunci e tutti con personaggi consolidati e con un seguito notevole, qualche situazione non ancora uscita dallo stadio del «si dice». I tre ragazzi de Il Volo vorrebbero esserci, sono fatti su misura per Rai 1 e hanno un pubblico, ma non ancora una canzone. Inutile sparare tanti nomi, visto che il grosso delle proposte ad Anadeus arriverà, come lui stesso ha affermato, fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Quindi credibili sono le candidature dei Pinguini Tattici Nucleari, che hanno già un repertorio clamoroso, e dei Negramaro che hanno appena festeggiato il ventennale del primo album, ma non c’è ancora al momento, a inizio settembre, alcun discorso avviato. 

La classe media

In seconda fila tutti i cantanti che Amadeus ha in mente di invitare per fare quello connesso con il pubblico giovane, presidiando il vero pubblico di Rai 1 con serate celebrative e collaborazioni fra vecchie glorie. Tedua, Luché, Ernia, Rhove, i The Kolors rilanciati dal loro pezzo estivo, Angelina Mango in quota Amici di Maria De Filippi, Rose Villain che ormai è dappertutto, Baby K, Geolier, se proporranno un pezzo decente saranno arruolati. Pochi quindi i cantanti sanremesi nell’accezione baudiana del termine: si cita sempre Marcella, nei vari totonomi, icona LGBTQ+, che con la canzone giusta potrebbe davvero esserci, e una bella storia nazionalpopolare potrebbe essere quella dei Jalisse, vincitori nel 1997 e più volte rifiutati dai vari direttori artistici, fra i quali lo stesso Amadeus.

Celentano-Cutugno

Se entriamo nel campo dei sogni vale tutto, ovviamente, nella maggior parte dei casi basta pagare. A maggior ragione se il grande nome si presenterà a Sanremo soltanto come superospite, senza rischiare. In questo campionato l’ipotesi più credibile è quella legata ad Adriano Celentano, sul quale la Rai ha un progetto per l’ennesimo ritorno in versione telepredicatore. C’è un piccolo problema: a Sanremo 2024 Celentano avrà da poco compiuto 86 anni, difficile chiedergli più di pochi minuti di ospitata. E qui è nato il pensiero stupendo di Amadeus, che starebbe lavorando su due scenari alternativi, magari da giocarsi in due serate diverse: uno con un Celentano formato famiglia, che si racconti insieme alla moglie Claudia Mori e ai tre figli, l’altro con un Celentano che insieme ad altri, se non ce la farà fisicamente, canti l’Italiano. Sarebbe un omaggio allo scomparso Toto Cutugno, fra l’altro autore ed amico di Celentano, e anche una buona idea sanremese visto che nel 1983 Celentano rifiutò (ma non per Sanremo, proprio in assoluto) la canzone di Cutugno, che l’aveva scritta pensando proprio a Celentano, e poi eseguita dal suo stesso autore facendola diventare leggenda in tutto il mondo. Celentano e Toto Cutugno, non esiste un modo migliore per chiudere Sanremo e Amadeus lo sa.

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