Al voto

I «Cittadini» del Luganese dicono «sì» al nodo intermodale di Locarno

Sulla pensilina per gli autobus a Locarno, alle urne il 15 giugno in tutto il Cantone, prende posizione favorevole il gruppo d'interesse sui problemi del territorio, dello sviluppo sostenibile e della tutela dell’ambiente naturale della regione di Lugano
Ecco come si presenterebbe l'area, in un futuro prossimo, se il 15 giugno dovesse vincere il «Sì»
Red. Online
05.06.2025 13:38

Cittadini per il Territorio del Luganese raccomandano di votare «Sì» al credito per il nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno. «La nostra associazione condivide gli argomenti del Comitato per la realizzazione del nodo intermodale e ritiene che sia importante integrare il Locarnese nella rete del trasporto pubblico cantonale per portarlo all’altezza delle altre principali stazioni ticinesi», si legge in un comunicato diffuso oggi.

«Anche se può sembrare un tema che riguarda solo i cittadini e le cittadine del Locarnese, e sicuramente essi sono i più vicini a questo tema e i più toccati dalla situazione attuale, è chiaro che una rete di trasporto pubblico efficiente è interessante per tutto il Cantone e anche per i turisti in visita», prosegue il documento, a firma del presidente, Carlo Lepori. «Con la realizzazione della galleria ferroviaria del Ceneri e della nuova linea Lugano-Locarno, il Locarnese è ora collegato in modo ottimale alla rete TILO. Appare sempre più urgente quindi un nodo intermodale efficiente per accedere dalla stazione FFS alla rete di trasporto pubblico su gomma».

«È l'ultima località in Ticino»

E, ancora: «Quello della stazione di Locarno è l’ultimo nodo intermodale rimasto ai livelli anteriori all’importante crescita dell’offerta di trasporto pubblico in Ticino. Dire “Sì” significa investire in un’infrastruttura necessaria e largamente condivisa. Bloccarla ora sarebbe un errore strategico imperdonabile».

Infine, ribadiscono i «Cittadini», le critiche del comitato referendario «appaiono infondate. Parlare di peggioramento della viabilità o di alternative migliori, dopo dieci anni di studi che hanno dimostrato il contrario, è un’operazione strumentale. È evidente che la vera preoccupazione è la riduzione di alcuni parcheggi e del traffico individuale motorizzato a favore dei mezzi del trasporto pubblico. Questo timore ignora che la riqualificazione dell’area garantirà maggiore sicurezza ed efficienza per pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico. Un traffico meglio organizzato e uno spazio pubblico di qualità garantiranno benefici anche ai commerci di Viale Cattori».

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